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Sergio Ortu
8 febbraio 2004
Esuli Dalmati, un libro presentato dagli alunni delle medie di Fertilia
Si tratta di un progetto denominato “Ischida”, interamente finanziato dall’Associazione nazionale Profughi Venezia Giulia e Dalmazia, alla quale hanno preso parte gli studenti della Medie di Fertilia gemellandosi con i loro coetanei della scuola media “B. Benussi” di Rovigno d’Istria

Martedì prossimo (10 febbraio) a Fertilia si celebrerà una messa in suffragio delle vittime delle foibe. Un momento di riflessione nella chiesa di San Marco, promosso dalla Delegazione provinciale della Associazione nazionale profughi Venezia Giulia e Dalmazia. Subito dopo la cerimonia religiosa e il saluto delle autorità, studenti e docenti della 3° L della Scuola Media di Fertilia presenteranno una piccola opera letteraria da loro prodotta sulla storia degli Esuli Giuliano-Dalmati giunti a Fertilia. Si tratta dell’originale epilogo di un progetto denominato “Ischida”, interamente finanziato dall’Associazione nazionale Profughi Venezia Giulia e Dalmazia, alla quale hanno preso parte gli studenti della Medie di Fertilia gemellandosi con i loro coetanei della scuola media “B. Benussi” di Rovigno d’Istria. Il lavoro didattico notevole sotto ogni profilo. E dopo un viaggio nelle terre un tempo italiane e ancora intrise di “Memoria” per i più anziani, gli alunni di Fertilia guidati dalle insegnanti Teresa Fiori, Gianni Asara e Giuseppe Cadoni hanno potuto produrre il frutto dell’intenso lavoro. Il libro traduce quindi su carta un’intensa attività di ricerca e approfondimento delle radici storiche e del tessuto sociale della borgata di Fertilia. Indubbiamente data l’età dei ragazzi, un’importante ruolo lo hanno avuto i docenti che li hanno aiutati a comprendere il significato storico della memoria di un popolo che, abbandonata la propria terra, ha trovato ospitalità nella nostra, realizzando così nuovi affetti e un futuro certo anche se non privo di nostalgia. Nel corso della presentazione del libro non mancheranno certamente alcune testimonianze storiche degli ormai anziani protagonisti. E non è da escludere la presenza della ormai nota scrittrice Marisa Brugna, insegnante elementare esule istriana, e anch’essa autrice di un libro autobiografico sulla storia degli esuli dal titolo “Memoria Negata”. Il lavoro didattico degli alunni di Fertilia è da ritenersi di assoluto spessore culturale e sociale, alla luce anche dell’ormai imminente discussione delle proposta di legge sulla istituzione del giorno della Memoria dell’esodo degli istriano dalmati dalle terre “strappate” territorio nazionale, e sulle cui vicende politiche ancora oggi ci si interroga.
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