Già nel 2017 il Tribunale di Sassari aveva riconosciuto la proprietà pubblica dell'ampia porzione di terreno, oggi la sentenza definitiva della Corte d'Appello. Grande soddisfazione per l'ex sindaco Mario Bruno: In salvo un pezzo importante di territorio
ALGHERO - C'è un valore superiore che va tutelato e protetto, in questo caso restituito definitivamente alla collettività dopo una lunga battaglia giudiziale in Tribunale: è il bene comune ambientale più prezioso che la città possiede, perchè inserito in un lembo di terra unico, incastonato tra il mare del Golfo di Alghero e la laguna del Calich, area di collegamento tra lo spazio urbano e la città di Fondazione di Fertilia. Si tratta di Maria Pia, la grande distesa di terra oggetto di numerosi tentativi di usucapione a causa del colpevole lassismo di molte amministrazioni comunali del passato.
Si capisce perchè l'ex sindaco Mario Bruno, alla guida della giunta che dal 2016 ha cambiato il destino di decine di ettari, oggi a stento trattenga l'esultanza. «Abbiamo convocato tutti i legali, ne abbiamo cambiato diversi, compreso il coordinatore continentale che mai - a detta degli intervenuti alle numerose riunioni - aveva riunito i colleghi. Intensificammo l’azione. Il terreno di maggior estensione che il Comune di Alghero avrebbe perso era proprio quello agli onori delle cronache oggi» dice con orgoglio, facendo i pubblici complimenti a chi ha seguito le lunghe fasi dibattimentali e stragiudiziali.
Arriva a distanza di tre anni, infatti, la definitiva sentenza di appello sulla porzione più ampia del comprensorio fronte mare di Maria Pia, circa 40 ettari con soprastante fabbricato rurale, distinto in catasto al foglio
50, nei mappali
242 e
240, parte dei quali confinanti con la strada Alghero-Fertilia e il complesso del Palazzo dei Congressi (ed aree di pertinenza). Già nel
2017 il Tribunale di Sassari, nella causa civile promossa dal Comune di Alghero con il patrocinio dell'
avv. Stefania Sanna, con sentenza a firma del giudice Deiana, aveva riconosciuto la proprietà pubblica dell'ampia porzione di terreno.
Oggi c'è la parola fine. Quel terreno è a tutti gli effetti della collettività. La sentenza della Corte d'Appello presieduta dal giudice Maria Teresa Spanu porta la data del 7 aprile e rigettando l'appello di Michele Soddu con gli avvocati Antonio Serra e Giuseppe Conti, lo condanna anche alle spese di lite e giudizio. «Abbiamo salvato un’altra importante parte del nostro territorio, trasferito al Comune di Alghero dall’
Etfas, con atto pubblico del 1970, ora restituito finalmente alla collettività che spero ne abbia cura» dice Mario Bruno (
nella foto il grande comprensorio di Maria Pia ad Alghero).