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Sergio Ortu
1 marzo 2004
Niente ginnastica all’aperto per i nostri figli
E’ questa la protesta sollevata da un gruppo di 80 genitori di studenti del Liceo classico preoccupati per le lezioni “invernali” all’aria aperta

Da quando la palestra Giordo di via Mazzini è stata demolita, gli studenti del Liceo Classico non hanno più una palestra dove poter svolgere la lezione di educazione fisica nelle immediate vicinanze del loro istituto. E così dall’inizio dell’anno scolastico in corso, l’attività didattica di educazione fisica si svolge nel campetto di calcio della parrocchia della Mercede. Una situazione di oggettivo disagio in quanto gli studenti fanno attività fisica all’aperto, che per quanto possa essere salutare, durante l’inverno non sempre le temperature rigide e la pioggia consentono di svolgere un’attività senza rischiare il malanno. Legittime dunque le preoccupazioni di un gruppo di ottanta genitori che interrogandosi sui motivi di tale problema hanno scritto al preside.”Come mai i nostri figli-scrivono i firmatari del documento-si recano a fare lezione di educazione fisica nel campetto di calcio della Parrocchia della Mercede nonostante siano disponibili da qualche tempo due palestre: Mariotti e la nuova struttura di via Pacinotti Esiste forse un problema di trasporto o finanziario?”. Eppure -si legge ancora nella lettera recapitata al preside-dovrebbe essere stato elargito dall’amministrazione comunale un contributo finanziario per il trasporto degli allievi nella struttura sportiva di via Pacinotti o nella palestra Mariotti che ora è di nuovo operativa. E dal comune confermano dello stanziamento a favore del liceo Classico della somma di 2mila euro, proprio con delibera di Giunta del 3 dicembre scorso, per il trasporto degli allievi nelle strutture sportive. Ma allora quali sono i motivi reali per i quali le lezioni di educazione fisica si svolgono ancora all’aperto?, concludono i genitori. Da rammentare che anche altri istituti scolastici superiori soffrono della mancanza di una palestra. Basti pensare all’istituto alberghiero di piazza Sulis o all’Istituto Tecnico di via Diez. E intanto si attende la ricomposizione della palestra Giordo in un’area individuata dal Comune. Ma il problema rimane il trasporto degli allievi nelle strutture sportive che non si trovano certo dietro gli istituti e non sempre i tempi di spostamento sono compatibili con le ore a disposizione per l’attività motoria.
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