Red
14 dicembre 2020
Specializzarsi in Microbiologia e virologia al tempo del Covid
Tre medici hanno concluso i loro studi alla Scuola di specializzazione, dopo aver lavorato nel laboratorio Covid dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari: Flavia Angioj, Vincenzo Lai e Anna Puggioni

SASSARI - Sono tra i primi medici a essersi specializzati nell’epoca Covid e i primi in assoluto ad averlo fatto in Microbiologia e virologia a Sassari, dove concluso la loro formazione lavorando in prima linea nella lotta al Sars-Cov-2. Sono i tre dottori in Medicina e chirurgia Flavia Angioj, Vincenzo Lai e Anna Puggioni che, nei giorni scorsi, hanno conseguito a pieni voti la specializzazione in Microbiologia e virologia. I tre medici, già da marzo, sono stati reclutati come contrattisti per prestare la loro attività nel laboratorio Covid della struttura complessa di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, diretta da Salvatore Rubino.
«Sono chiari il ruolo e la mission della nostra azienda – sottolinea il commissario dell’Aou di Sassari Antonio Spano – che, oltre all’assistenza specialistica di qualità, garantisce l'integrazione con la Facoltà di Medicina e chirurgia e con le sue scuole di specializzazione. E questi risultati, come altri raggiunti in questo lungo periodo di pandemia anche in altre specialità mediche, dimostrano come sia possibile coniugare, formazione, ricerca, valorizzazione del personale medico e sanitario». «Grazie all'attività che gli specializzandi hanno fatto in laboratorio – aggiunge Rubino – sono riusciti a portare avanti gli studi da cui poi hanno ricavato le loro tesi di specializzazione. Hanno così rafforzato l’importante ruolo dell'Azienda ospedaliera universitaria, non soltanto nell’ambito dell'assistenza ma anche nella formazione e nella ricerca». In questi giorni, è stato formalizzato il passaggio di testimone alla direzione della Scuola di specializzazione in Microbiologia e virologia. A Rubino è subentrato Sergio Uzzau, eletto dal Consiglio della Scuola, che continuerà a operare nell’ambito formativo in un momento di grandi difficoltà a causa della pandemia.
La tesi discussa da Angioj, con relatore proprio Salvatore Rubino e dal titolo “Epidemia di Sars-Cov-2 nel nord Sardegna: il caso estivo”, si inserisce come indagine preliminare tesa alla descrizione del fenomeno che ha interessato il nord Sardegna a cavallo di Ferragosto. E' stato quello il periodo in cui si è registrato un repentino e inaspettato aumento dei casi di Covid-19. La principale fascia di età dei pazienti positivi era tra 40 e 64 anni, seguita dalla fascia di età tra i 23-39 anni, con una prevalenza del sesso maschile.
Lai, in collaborazione con l'Unità operativa di Malattie infettive, ha realizzato una tesi dal titolo “Gestione diagnostica e terapeutica del Covid-19”. Il relatore era Rubino, con correlatore Giordano Madeddu. La tesi ha posto l'attenzione sulle linee guida da seguire nell’ambito diagnostico e terapeutico, in modo da effettuare una corretta gestione dei pazienti positivi. Inoltre, lo studio ha evidenziato che esiste una rapida espansione delle conoscenze soprattutto in ambito virologico e si stanno sperimentando, quasi giornalmente, un numero considerevole di farmaci per il trattamento del Covid-19.
Puggioni (relatore Uzzau), ha realizzato una tesi dal titolo “Immunodiagnosi dell'infezione da Sars-Cov-2 valutazione laboratoristica e clinica di test immunodiagnostici basati su differenti metodologie di rilevazione e differenti target antigenici virali”. Il medico, sulla base delle analisi sierologiche, ha studiato la risposta anticorpale nelle primissime fasi dell’infezione e in fase di guarigione, in modo da estrapolare la cinetica della risposta al Sars-Cov-2 e relazionarla al quadro clinico del paziente.
Nella foto: Flavia Angioj, Vincenzo Lai e Anna Puggioni
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