S.A.
3 luglio 2025
Non c´è carenza pediatri sardi ma criticità zone interne
L´Isola è tre le nove regioni italiane nelle quali non si registrano carenze. Facendo riferimento al rapporto ottimale di un pediatra di libera scelta ogni 850 assistiti all´1 gennaio 2024 non si registrano problemi. E´ ciò che emerge da uno studio della Fondazione Gimbe

CAGLIARI - Sardegna in controtendenza rispetto al nord Italia: l'Isola è tre le nove regioni italiane nelle quali non si registrano carenze. Facendo riferimento al rapporto ottimale di un pediatra di libera scelta ogni 850 assistiti (secondo quanto previsto dall'ultimo accordo collettivo nazionale) all'1 gennaio 2024 non si registrano problemi. E' ciò che emerge da uno studio della Fondazione Gimbe.
«Dai dati nazionali emerge una Sardegna in buona salute rispetto alle altre regioni italiane». Lo afferma l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi in merito allo studio della Fondazione Gimbe, che vede la Sardegna in controtendenza rispetto al resto della penisola e in particolare al Nord Italia, caratterizzato da una forte carenza di pediatri. Ma restano le criticità nelle zone interne. «Per ovviare alla criticità nelle aree interne dell’isola (solo nel Nuorese i paesi in cui manca il medico per l’infanzia sono ben 32), la Regione – spiega ancora Bartolazzi – sta attivando le case di comunità e istituendo le cosiddette “aree disagiatissime”, ora al vaglio di una contrattazione specifica».
Il dato sui medici per l’infanzia arriva insieme a un altro studio nazionale che riserva alla sanità sarda un altro primato lusinghiero. Secondo il tredicesimo rapporto Crea Sanità, dell'Università di Roma Tor Vergata, la Sardegna è la prima regione del Mezzogiorno (e decima in assoluto) nella classifica nazionale della qualità della vita collegata alla salute. «La situazione sta cambiando – conclude Bartolazzi – rileviamo i primi segnali di un’inversione di tendenza frutto del lavoro svolto dall'assessorato della Sanità della Giunta Todde».
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