Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroPoliticaElezioni › Elezioni: Il Partito Socialista lancia la sfida
Antonio Burruni 15 marzo 2008
Elezioni: Il Partito Socialista lancia la sfida
«Dobbiamo fare una campagna elettorale forte, perché siamo veramente incazzati». L’obbiettivo dello Sdi è di superare il 4percento a livello nazionale e l’8percento nel collegio regionale per il Senato. Non sono mancati gli attacchi alla politica regionale svolta da Soru
Elezioni: Il Partito Socialista lancia la sfida

ALGHERO – Nel segno della coerenza. Questo il tratto che vuole distinguere il Partito Socialista nella corsa verso le Elezioni Politiche di Aprile. Questa mattina, nella sede di Via Giovanni XXIII, componenti dello Sdi, militanti e semplici elettori, si sono riuniti per illustrare il programma dello Sdi. La scelta di presentarsi da soli, presentando Boselli come candidato premier, può sembrare rischiosa, ma ha radici profonde e ben radicate nella storia di un partito che può vantare centosedici anni di storia. L’apertura dell’incontro è stata affidata al segretario cittadino Walter Tore, che ha ricordato i valori ed i principi del Socialismo e della Costituente Socialista. In primo piano le problematiche della classe operaia, i salari e la sicurezza , sono stati uno dei temi che maggiormente sono ricorsi durante la mattinata. Ma gli argomenti sono molteplici, a partire dal ruolo della politica. «Ci dobbiamo sforzare per dare credibilità alla politica – ha dichiarato Marco Di Gangi – partendo dai bisogni reali della gente. Dobbiamo dare un valore nuovamente positivo alla parola “politica”. Non dobbiamo scomparire dal Parlamento – ha proseguito – portando avanti una proposta diversa, laica. La giustizia sociale deve tornare nell’agenda del Governo. Insomma, dobbiamo finalmente uscire dal tunnel». La parola “laicità” è stata pronunciata spesso durante la mattinata, ma in modo equidistante dai principi etici di una religione piuttosto che un’altra, e non in ottusa antitesi al cattolicesimo. Nel suo successivo intervento, Pier Angelo Masia, candidato alla Camera dei Deputati, ha sottolineato come lo Sdi non sarà più disposto ad appoggiare un’eventuale seconda Giunta Soru in Regione. Il motivo va ricercato nel modo di fare politica del Governatore, con leggi fatte in Giunta e con i consiglieri chiamati solo ad alzare la mano. «Siamo gli unici oppositori alla politica di asservimento – ha tuonato Masia – Berlusconi vuole solo “trenta teste pensanti”, ma Soru neanche quelle, perché tanto pensa a tutto lui. Ma è democrazia o fascismo? – ha chiesto agli astanti – Noi non gli riconosciamo una politica democratica. Soru è l’esperimento fatto in campo regionale, ed ora il Pd lo vuole esportare in campo nazionale. Senza lo Sdi non ci sarà più dialogo. Dobbiamo fare una campagna elettorale forte, perché siamo veramente incazzati». L’intervento di Anna Marchesi, candidata al Senato della Repubblica, è partito ricordando i morti sul lavoro, da quello storico 8 Marzo, nel quale trovarono la morte centoventinove operaie di un’industria tessile di Chicago. «Non siamo un paese civile, perché qui non è garantita la sicurezza dei lavoratori e non c’è una reale cultura della vita. Ricordiamo – ha sottolineato – che le nostre radici sono nel mondo del lavoro ed i nostri padri hanno partecipato alla stesura dello “Statuto dei Lavoratori”». Ma la Marchesi ha parlato anche delle legge elettorale, con l’idea di reinserire le preferenze, unico vero strumento di scelta del cittadino. «Già oggi, ad urne chiuse – ha dichiarato – si sa l’80percento di chi entrerà in Parlamento e le decisioni sono state fatte nel chiuso delle sedi di partito». Non è mancato un ulteriore accenno a Soru. «Ha fatto cose che non stanno ne in cielo ne in terra, dimostrando di non essere il capo di una coalizione, operando in spregio totale della legalità». Tra le accuse al Governatore, anche l’abolizione delle comunità montane, utili sotto vari aspetti, senza attivare nuovi strumenti. «Ci stiamo facendo scippare anche le aziende presenti nell’isola, a vantaggio di ristretti gruppi di potere – ha tuonato la Marchesi, che ha poi concluso con un’indicazione chiara – Ci dobbiamo riprendere i nostri voti, recuperando anche i compagni che in questo periodo si sono distratti». La parola è dunque passata a Matteo Tedde, unico algherese incluso nella lista Sdi che correrà alla Camera. «Non siamo ne tristi ne sconfitti – ha esordito – siamo pronti a combattere con tutto l’impegno possibile. Le candidature dello Sdi non sono ne “riempilista”, ne di semplice testimonianza, ne “di servizio”, come si usa dire. E’ un impegno. Dobbiamo andare tutti insieme a chiedere voti, col sorriso, ma combattendo nei singoli territori. Dobbiamo far capire che non ci sono solo Berlusconi e Veltroni, come i media nazionali vogliono far credere. Senza media, dobbiamo agire nel territorio. Salutiamo con entusiasmo i vecchi compagni (parola alla quale sono molto legato), ma dobbiamo abbattere le barriere verso i giovani amici, alle volte spaventati da vecchi slogan. Dobbiamo far capire come il Centrodestra abbia ingenerato divisioni tra le persone, partendo dal problema delle barriere architettoniche presenti nella nostra città». Tedde, consigliere comunale, ha quindi proseguito facendo alcuni esempi, presi dalla realtà algherese, per spiegare differenze e tentativi di risoluzione, presi o dimenticati dalle varie forze politiche in campo.

Nella foto: Un momento dell’incontro di questa mattina



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)