È stata varata ieri sera come avevamo preannunciato nei giorni scorsi la spagnoletta denominata “Maddalenetta”, alla presenza di autorità comunali Sindaco Marco Tedde, Vice Giancarlo Piras, autorità portuali , delle forze dell’ordine e del Vescovo Mons. Vacca. La messa in acqua di “Maddalenetta” si è trasformata in evento mondano, se non di auspicio, per la rinascita di un mestiere, il maestro d’ascia, sino a qualche anno fa stabilita nel fortino della Maddalenetta. Al varo erano presenti non meno di un migliaio di persone, insomma tutta la marineria algherese.
L’imbarcazione della lunghezza di metri 7.09, larga metri 2.79, è stata messa in mostra sin dalla prima mattina di fronte al molo Dogana, per essere ammirata in tutto il suo splendore da turisti, curiosi e da uomini di mare che non hanno potuto fare a meno di toccarla e di spendere per essa più di un complimento.
La spagnoletta realizzata dai Cantieri Navali Algheresi, ubicati presso la comunità terapeutica primavera di Alghero è stata molto fotografata, perché molti hanno considerato la giornata un evento.
I legni utilizzati per la realizzazione di Maddalenetta sono stati il Rovere, il Frassino, il Mogano, il Pino corso, il Douglas e il Teak, come si vede legni pregiati e costosi.
Il progettista della barca è stato Piero Caria, mentre del Pino Velico l’ingegner Luigi Scotti.
Ma le persone che devono essere citate e orgoglio della Marineria algherese sono i maestri d’ascia Pietro Caria e Vittorio Cacciotto, mentre maestro ebanista è stato Michele Mura.
Menzione anche per l’allievo maestro d’ascia Gavino Falchi.
La spagnoletta Maddalenetta è dotata di un motore entro bordo Nanni Diesel di 29 Hp.
Non sono mancate fra i presenti stime sul costo della Spagnoletta, certi hanno dato veramente i numeri, ma da fonti attendibili si ha buona ragione di credere che il nuovo gioiello in mare, a vela latina, è costato intorno ai 30.000 €uro, una cifra di tutto rispetto ma corrispondente a un investimento sicuro per chi ama regatare in vela latina.
L’armatore Nino Monti, infatti, sembra seriamente intenzionato a far gareggiare la spagnoletta ultima nata ad Alghero, nelle più importanti regate a vela latina che si svolgeranno nel futuro prossimo.
Sempre nella banchina dogana era presente un’altra spagnoletta di metri 6.09 di nome “Antonietta” della quale è in corso l’opera in restauro.
È un pezzo di storia della Marina algherese costruita nel 1931, dal cantiere di Giuseppino Feniello, nel forte della Maddalenetta, primi proprietari furono la famiglia Gallo di Alghero è ora nelle mani dei maestri d’ascia Piero Caria e Vittorio Cacciotto. Gli armatori Mauro Manca, Luciano Solinas, Massimo Caragliu e Gian Pietro Solinas, contano quanto prima di metterla in acqua previo accurato restauro.
Si spera si sia solamente all’inizio di commissioni di lavoro per i Cantieri Navali Algherese,che hanno riproposto all’opinione pubblica e alle autorità un lavoro artigianale dei maestri d’ascia ed ebanisti, caduti irrimediabilmente nel dimenticatoio a causa della mancanza di spazi e giovani disposti a intraprendere una nuova attività artigianale, che ad Alghero non deve morire perché è parte integrante della sua storia dei mestieri.

Nella foto: il maestro d’ascia Vittorio Cacciotto sopra Maddalenetta posa per il nostro giornale