ALGHERO – Un maledetto centesimo di secondo. Questa la distanza temporale che ha superato Aurora Salvagno dalla medaglia di bronzo della venticinquesima edizione delle Universiadi, in corso di svolgimento a Belgrado. Ed il rammarico, misto comunque ad una giusta soddisfazione per una conferma a livelli internazionali, aumenta, se si pensa che anche l’argento era a soli quattro centesimi dall’allieva di Marco Ciccarella.

La velocista algherese si è infatti classificata quarta nella finale dei cento metri piani, chiudendo in 11”55. L’11”54 è invece valsa la medaglia di bronzo per la lusitana Sonia Tavares. L’oro universitario è andato alla ventiduenne lituana Lina Grincikaite, che ha dovuto sparare il suo nuovo primato personale, 11”31, per battere nettamente la ventunenne giapponese Momoko Takahashi, che ha a sua volta fatto segnare il personal best, con un 11”52. Quinto posto per la ventiseienne slovena Tina Murn, in 11”57, sesta la ventitreenne polacca Iwona Brzezinska e settima la transalpina Ayodele Ikuesan, entrambe in 11”70, mentre la graduatoria viene chiusa dalla diciannovenne australiana Melissa Breen, ottava in 11”72.

L’avventura di Aurora era iniziata nella mattinata di martedì, quando è scesa in pista nella sesta batteria, disturbata da un vento contrario di 0,9 metri al secondo. La velocista di Maristella, si è piazzata al terzo posto, chiudendo in scioltezza in 11”63. Era infatti tre i posti che davano il passaggio automatico alle semifinali e l’allieva di Marco Ciccarella, dopo aver fatto segnare nettamente il miglior tempo di reazione allo sparo dello starter (0,154, rispetto allo 0.177 della Takahashi), ha controllato le avversarie. La Takahashi chiude in 11”58, anticipando sul filo di lana la Murn, classificata seconda con lo stesso tempo al centesimo. Dietro la Salvagno, si è piazzata la ventiquattrenne croata Maja Golub, che con il suo 11”83, si è piazzata tra i migliori tempi ed è quindi stata ripescata per il turno successivo. Quinta in 15”39,e quindi eliminata, la ventiquattrenne dello Zambia Inonge Ilubala, mentre la ventunenne giordana Rima Alomari e la ventiquattrenne africana Marie-Josee Lukaku, pur inserite tra le partenti, non hanno preso parte alla batteria.

Questa sera, la freccia algherese si è qualificata per la finale, piazzandosi al terzo posto della seconda semifinale, grazie ad un 11”57 che l’ha inserita tra le migliori otto della manifestazione, come miglior tempo di recupero. Infatti, se fosse stata inserita nelle altre due semifinali, quel tempo le sarebbe valsa la vittoria in ambo i casi. La Salvagno, che ha nuovamente fatto segnare il miglior tempo di reazione (0.140 contro lo 0.147 della Tatarintseva), si è piazzata alle spalle della Grincikaite, bestia nera dell’azzurra, che ha vinto la semifinale con un 11”37 che le vale il miglior tempo stagionale. Nuovamente seconda la Murn, in 11”52. Eliminate la ventiseienne serba Tatjana Mitic (quarta in 11”72), la ventiquattrenne australiana Jody Henry (quinta in 11”83), la ventiquattrenne magiara Zsofia Rozsa (sesta in 11”83), la ventiduenne Ekaterina Tatarintseva (settima in 12”08) e la ventiquattrenne sudafricana Cindy Stewart, che chiude la graduatoria all’ottavo posto in 12”11.

L’avventura di Aurora Salvagno alle Universiadi di Belgrado, si concluderà tra sabato 11 e domenica 12 luglio, quando si di sputeranno le semifinali e, si spera, la finale della staffetta 4x100.

Nella foto: Aurora Salvagno