|
Sergio Ortu
13 novembre 2004
E’ crisi per l’Istituto Professionale dell’Agricoltura di S.M la Palma
Non si conoscono esattamente i motivi per i quali l’istituto non susciti più l’interesse di una volta. Sensibile il calo d’iscrizioni di nuovi studenti anche per l’istituto d’arte algherese

L’Istituto Professionale dell’Agricoltura situato nella borgata di Santa Maria la Palma, in questi ultimi anni sta attraversando un momento di forte crisi causato dal sensibile calo d’iscrizioni di nuovi studenti. Non si conoscono esattamente i motivi per i quali l’istituto che forma professionalità del settore agricolo e zootecnico, non susciti più l’interesse di una volta. Eppure per lo meno nell’isola gli sbocchi professionali offerti per chi si diploma come perito agrotecnico o consegue il diploma di qualifica non mancano. Basti pensare che l’economia sarda è ancora basata per lo più su agricoltura, pastorizia e comunque sull’imprenditoria agricola zootecnica. Molti sostengono che non vi sia un reale disinteresse verso questo tipo di formazione, ma siano altri i problemi a partire dal disagio dei collegamenti pubblici pochi e mal distribuiti. Molti ragazzi delle borgate della Nurra lamentano disagi per raggiungere la scuola. Un altro aspetto non trascurabile che può aver inciso sul calo delle iscrizioni è rappresentato dall’exploit dei corsi regionali di formazione ormai dislocati nelle diverse località dell’isola. Prima nell’istituto di Santa Maria la Palma frequentavano infatti ragazzi provenienti da diversi centri della Sardegna poiché parte degli allievi poteva usufruire dell’annesso convitto. Tutti questi motivi stanno facendo si che l’istituto stia vivendo una lenta agonia a tal punto da rischiare la chiusura, con grave danno per il territorio e per il passato storico e culturale che la scuola agraria ha ricoperto nell’agro, formando tanti ragazzi che ora lavorano in proprio o presso aziende agricole. Ma l’aspetto più paradossale di questa situazione è che tale momento di crisi avviene in un momento in cui la scuola ha ottenuto ingenti finanziamenti regionali per il rilancio delle dotazioni tecnico didattiche. Basti pensare che questi capitali hanno permesso la messa a dimora di un vigneto di due ettari mentre altri quattromila metri sono in corso di piantumazione. Per discutere sui motivi e le possibili cause di questo calo d’iscrizioni la Direzione della Scuola in collaborazione con il Comitato Zonale Nurra hanno organizzato una assemblea per il sabato 20 novembre alle 9,30. Saranno presenti rappresentanti della Facoltà di Agraria dell’Ateneo sassarese, l’assessore comunale alla pubblica istruzione Muroni, le associazioni di categoria del settore agricolo. Saranno invitati anche i diversi rappresentanti politici del territorio. L’incontro servirà anche a valutare l’offerta formativa della scuola e il suo potenziale rilancio. Da segnalare intanto che anche un altro prestigioso istituto superiore della città sta attraversando un periodo di crisi. Si tratta dell’istituto d’arte di viale 1 maggio, sulla litoranea, che come la scuola agraria di Santa Maria la Palma quest’anno non è riuscita a formare le prime classi per mancanza di iscritti.
|