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Stefano Soro 23 dicembre 2004
Come cambierà la scuola secondaria
Il sistema dei licei sarà suddiviso in otto licei. I corsi di tutti i licei saranno suddivisi in due bienni e un anno terminale. Gli alunni, sebbene valutati tutti gli anni, saranno promossi o respinti solo al termine dei bienni (tranne non meglio specificati motivi molto gravi) se non avranno raggiunto tutti gli obiettivi previsti
Come cambierà la scuola secondaria

ALGHERO - In questi ultimi tempi tutti si chiedono come cambierà la scuola secondaria italiana. Il decreto legge entrerà in vigore dal 1 settembre 2006 e quindi gli alunni iscritti fino all’anno 2005-2006 continueranno col vecchio sistema. Il sistema dei licei sarà suddiviso in otto licei:
1. artistico; 2. classico; 3. economico; 4. linguistico; 5. musicale e coreutica; 6. scientifico; 7. tecnologico; 8. delle scienze umane. I licei artistico, tecnologico e economico saranno articolati in ulteriori indirizzi i quali saranno:
a) per il liceo artistico:arti figurative; architettura-design-ambiente; audiovisivo-multimediale-scenografico.
b) per il liceo economico: economico aziendale; economico istituzionale.
c) per il liceo tecnologico: meccanico; elettrico ed elettronico; informatico e della comunicazione; chimico e biochimico; sistema moda; agrario; costruzioni e territorio.
I corsi di tutti i licei saranno suddivisi in due bienni e un anno terminale. Gli alunni, sebbene valutati tutti gli anni, saranno promossi o respinti solo al termine dei bienni (tranne non meglio specificati motivi molto gravi) se non avranno raggiunto tutti gli obiettivi previsti. Ci sarà anche un cambiamento che riguarderà gli orari di lezione, i quali saranno differenti da liceo a liceo. Inoltre nell’orario facoltativo potranno essere ingaggiati a contratto anche esperti esterni, nel caso che le attività riguardino materie non copribili da personale abilitato. Altra importante novità della riforma Moratti sarà l’”ingresso in campo” del tutor. A partire dall’anno scolastico 2006-07 l’istruzione professionale passerà gradualmente alle regioni. Passeranno beni, risorse e personale. Nei primi due anni di corso le regioni devono comunque assicurare la prevalenza nell’orario obbligatorio di insegnamenti riguardanti competenze in lingua italiana, lingua inglese, matematica, scienze, tecnologia, storia e società ed economia.
Queste sono solo alcune delle novità che verranno introdotte nella riforma dell’ordinamento scolastico proposta dal Ministro dell’istruzione Letizia Moratti. Una riforma che ha scatenato le polemiche e il malcontento di tutti coloro che fanno parte del mondo della scuola, dagli studenti ai professori, dai presidi ai sindacati. Una riforma che si spera porti davvero innovazione e cambiamento. Si spera…
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