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Sergio Ortu 12 gennaio 2005
Istituto agrario, per salvarlo serve un accorpamento con l’alberghiero
Dopo aver raccolto oltre 500 firme il presidente del Comitato Nurra Gavino Delrio si domanda se l’accorpamento della scuola professionale agraria di Santa Maria la Palma con l’istituto professionale alberghiero possa scongiurare la chiusura dell’agrario e anzi potenziare le due scuole
Istituto agrario, per salvarlo serve un accorpamento con l’alberghiero

ALGHERO - C’è attesa e preoccupazione tra gli abitanti dell’agro sul destino dell’istituto professionale per l’agricoltura e ambiente di Santa Maria La Palma. La scuola superiore dislocata nel cuore della Nurra potrebbe rischiare di chiudere se neanche quest’anno si riuscirà a costituire una classe prima. Al momento nel grande istituto sulla direttrice per Capo Caccia sono operative solo le tre classi del triennio e il prossimo anno potrebbe scendere a due il numero di aule occupate dai ragazzi. Del problema del crollo di interesse verso questo tipo di studi si era parlato nello scorso mese di dicembre durante un assemblea pubblica convocata nei locali dell’istituto dalla direzione della scuola e il comitato Zonale Nurra, presente anche l’amministrazione comunale algherese con l’assessore alla pubblica istruzione Antonello Muroni. Una riunione nella quale erano state messe in evidenza diverse cause che potevano essere alla base di un disinteresse marcato verso gli studi agrotecnici. Primo tra tutti era stato messo in ballo il problema della mancanza di collegamenti pubblici con il resto del territorio e la città di Alghero. Una ragione alla base anche della chiusura del convitto scolastico. «I ragazzi si sentivano in prigione -aveva detto la dirigente scolastica durante la riunione- troppo difficile raggiungere la città per via di pochi e mal distribuiti collegamenti pubblici». Sul problema ci ritorna ora il Comitato Zonale Nurra che in una nota esprime ancora una volta preoccupazione e scrive alla Regione affinché garantisca la permanenza dell’importante scuola nell’agro. Dopo aver raccolto oltre 500 firme il presidente del Comitato Nurra Gavino Delrio si domanda anche alla luce dei recenti accorpamenti degli istituti cittadini, se l’accorpamento della scuola professionale agraria di Santa Maria la Palma con l’istituto professionale alberghiero di piazza Sulis possa scongiurare la chiusura dell’agrario e anzi potenziare le due scuole. L’eventualità dell’accorpamento delle due scuole non è remota anzi sembra sia già nell’aria. Ma se questa unione dei due istituti che manterrebbero comunque la loro identità, sotto un´unica direzione scolastica potrebbe essere vista positivamente per tutta una serie di ragioni anche di tipo operativo vedi magari riapertura del convitto di Santa Maria la Palma che potrebbe essere utilizzato dagli studenti delle due scuole o la sinergia dei due corsi di studi che vedono il connubio “dal produttore al ristoratore”, dall’altro potrebbe non risolvere il problema della mancanza di alunni alla scuola agraria. Su tale aspetto ne è convinto anche il Comitato Nurra: occorre infatti anche e soprattutto una aumento e potenziamento dell’offerta formativa. Ossia si rende necessaria un’operazione di marketing che promuova la scuola e i vari indirizzi di studi. Nuovi corsi e nuove specializzazioni che facciano capire ai ragazzi le prospettive occupazionali ed economiche che il settore agricolo è ancora in grado di offrire. Oggigiorno infatti per coltivare la terra non basta la zappa o il trattore, ma occorrono competenze sempre più specifiche se si vuole stare nel mercato. Operatori e tecnici dunque formati professionalmente nelle varie discipline agronomiche e tecnologiche applicate che siano in grado di produrre bene in quantità e qualità. L’agricoltura infatti non è più improvvisazione ma pianificazione e attenta analisi agrotecnica. Ecco quindi che la scuola agraria di Santa Maria la Palma non rappresenta un corso di studi obsoleto ma anzi altamente specializzante e che può offrire prospettive occupazionali fornendo professionalità in grado di produrre soprattutto nuova imprenditoria. Qualcosa che i ragazzi devono capire proprio in questo periodo in cui si perfezionano le iscrizioni alle scuole superiori.

Nella foto: l´istituto professionale per l’agricoltura
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