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Sergio Ortu
17 gennaio 2005
Istituto Agrario, il comitato Nurra non si arrende
Per niente scoraggiato dalla sonora bocciatura che gli studenti dell’alberghiero alla sua proposta di riunire i due istituti professionali agricoltura e ristorazione, ora passa al contrattacco facendo vera e propria campagna pubblicitaria e di marketing per promuovere la scuola

ALGHERO - L’agro di Santa Maria la Palma non vuole perdere l’istituto professionale dell’agricoltura e ambiente parola del Comitato Zonale Nurra. Dopo essere sceso in campo per proporre soluzioni alla crisi di iscrizioni che attanaglia da qualche tempo la scuola, l’organo che rappresenta gli abitanti delle campagne algheresi a nord della città, ha tappezzato le borgate di cartelli e volantini che pubblicizzano i corsi di studi della scuola agraria. Gavino Delrio presidente del Comitato ha l’entusiasmo di un bambino quando parla di voler lottare a tutti i costi per valorizzare e soprattutto non far chiudere l’istituto agrario della “sua borgata” di Santa Maria la Palma. Per niente scoraggiato dalla sonora bocciatura che gli studenti dell’alberghiero alla sua proposta di riunire i due istituti professionali agricoltura e ristorazione, ora passa al contrattacco facendo vera e propria campagna pubblicitaria e di marketing per promuovere la scuola. «Se non è sufficiente lo sforzo della dirigenza scolastica a pubblicizzare i corsi -spiega Delrio- allora ci penso io nella speranza di trovare un numero di alunni sufficiente per consentire l’istituzione di una classe prima». Nel volantino appeso in tutte le borgate della Nurra algherese e non il Comitato Zonale Nurra fa presente alle famiglie i vantaggi e le potenzialità potrebbero avere i loro figli nell’iscriversi all’istituto professionale per l’agricoltura di Santa Maria la Palma. Un corso di studi che permette di acquisire il titolo di agrotecnico e l’iscrizione all’albo professionale nonché la possibilità di seguire altri corsi di specializzazione post diploma per l’acquisizione della qualifica di operatore agro-alimentare. Per questa qualifica sono necessari due anni di corso successivi al diploma. Nell’ambito dell’offerta formativa della scuola c’è da evidenziare l’avvio di 2 nuovi progetti. Uno riguardante la tutela e valorizzazione delle tradizioni enogastronomiche mediterranee con un collegamento la enti formazione della vicina Corsica, mentre l’altro riguarda la produzione e lavorazione del miele. Altra novità che arricchisce la scuola sono l’attivazione dei laboratori di lavorazione delle essenze di piante officinali. Infine, sempre nel tentativo di incentivare i ragazzi ad iscriversi alla scuola agraria, il consiglio d’istituto ha deliberato di assegnare 15 borse di studio di 250 euro l’una a coloro che si iscriveranno alla prima classe. Un segnale forte di incentivazione che si spera venga accolto dai potenziali studenti. Bisogna comunque ricordare che sono ancora tante le opportunità occupazionali che il mondo lavorativo agricolo è in grado di offrire. Oramai non esiste più l’improvvisazione, ma occorrono sempre maggiori conoscenze per creare imprenditoria agricola e restare sul mercato. Inoltre questo settore è in grado di offrire ampi margini rendita economica.
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