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Red 21 gennaio 2005
Studenti in protesta all’Alberghiero
Nella nota diffusa dalla scuola si legge che a pochi mesi dalla scadenza prevista per la presentazione dei decreti attuativi della riforma Moratti, il Ministro dell’Istruzione appare palesemente orientato a regionalizzare gli IPSARR e inoltre far scomparire i laboratori e gli insegnanti tecnico pratici dalla scuola italiana, sostituendo la loro didattica con l’alternanza scuola lavoro nelle aziende
Studenti in protesta all’Alberghiero

ALGHERO – Stamane, venerdì 21 gennaio, gli studenti delle scuole alberghiere di tutta Italia hanno protestato contro la riforma Moratti. Anche ad Alghero si è tenuta la manifestazione degli studenti, controllati a vista da numerose forze dell’ordine, rivolta non solo al ministro della Pubblica Istruzione, ma anche a chi si deve occupare degli annosi problemi del proprio istituto. “Per il mantenimento degli IPSSAR allo stato nell’Ambito degli Istituti di Eccellenza Nazionale”, “Per il rafforzamento del Saper Fare attraverso l’ampliamento della didattica riconducibile ai Laboratori Scolastici”, questi alcuni degli slogan urlati dai numerosi studenti accompagnati dal suono degli djembe.
Nella nota diffusa dalla scuola si legge che a pochi mesi dalla scadenza prevista per la presentazione dei decreti attuativi della riforma Moratti, il Ministro dell’Istruzione appare palesemente orientato a regionalizzare gli IPSARR (con gravi danni per la disponibilità reale dei diplomi) e inoltre far scomparire i laboratori e gli insegnanti tecnico pratici dalla scuola italiana, sostituendo la loro didattica con l’alternanza scuola lavoro nelle aziende (esponendo gli studenti a rischi di sfruttamento sottoponendoli a una formazione “di fronte al cliente” senza alcuna competenza di base acquisita a scuola e diminuendo di conseguenza la disponibilità dei posti di lavoro nel settore). E’ evidente, si legge ancora nella nota, che come spesso avviene nel nostro paese, stanno per avere il sopravvento logiche di “interesse privato” e di “business della formazione”.
Per dire no a tutto questo gli studenti e genitori degli istituti alberghieri di stato intendono dare il proprio segnale di sostegno all’intera giornata di sciopero indetta per oggi.
I rappresentanti dell’Istituto cittadino Stefano Flore e Davide Crobe sostengono che «la situazione è oramai diventata insostenibile. Tra legge Moratti, eventuali trasferimenti, mancanza di docenti e tasse maggiorate, ci sentiamo veramente sviliti. Ciò che non troviamo giusto – continuano i rappresentanti d’istituto – è soprattutto quello di non poter usufruire della formazione completa, che un istituto professionale deve garantire. La riforma infatti abolisce i professori tecnico-pratici. Questo ci obbliga a frequentare degli stage formativi extrascolastici, non pagati e poco professionalizzanti. Infine la durata degli studi, per il nostro istituto, sarà di quattro anni anziché cinque. Ciò costringerà, a chi vorrà iscriversi all’università, a frequentare un ulteriore anno presso un altro liceo».
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