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Stefano Soro
3 febbraio 2005
Ricerca con libro? No, grazie
Nel terzo millennio, nell’era delle tecnologie basta poco agli studenti per fare una ricerca. Il titolo diventa la parola da cercare nel motore di ricerca, qualche clic col mouse e il lavoro da portare all’insegnante è fatto

ALGHERO - Un computer con Internet, una stampante e il gioco è fatto. O meglio, la ricerca è fatta. Nel terzo millennio, nell’era delle tecnologie basta poco agli studenti per fare una ricerca. Il titolo diventa la parola da cercare nel motore di ricerca, qualche clic col mouse e il lavoro da portare all’insegnante è fatto. Tutto questo in pochi minuti, invece di ore ed ore spese in biblioteca a cercare testi, consultarli e trascriverli. E così quando a un ragazzo viene chiesto di preparare una ricerca su Marte, uno degli dei venerati dai Romani, il professore si trova a leggere anche notizie sul pianeta rosso. Ma il web è un’arma a doppio taglio, che dà una mano anche ai docenti a sbugiardare chi fa il furbo. E molte volte si scopre che anche i più bravi copiano. D’altronde ormai tutti, o quasi, lo fanno. Eppure il computer può essere dannoso agli studenti. Da una ricerca del Cesio, uno dei grandi istituti di ricerca tedeschi, i benefici derivanti dall´uso del computer per gli studenti sono inversamente proporzionali al loro utilizzo. I ricercatori parlano di curva a U rovesciata: se usato solo poche ore alla settimana il pc giova all´apprendimento, ma oltre un certo limite fa precipitare il rendimento. Le tesi relative al ruolo fondamentale della tecnologia, e in particolare del computer, sono confermate dal fatto che ormai quasi tutte le scuole italiane, comprese quelle algheresi, sono munite di aule d’informatica all’avanguardia.
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