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Stefano Soro
9 febbraio 2005
La nuova scuola cambia musica
Persino il celebre ginnasta Jury Chechi, portabandiera azzurro alle Olimpiadi di Atene, si è fatto portavoce degli atleti azzurri contro la riforma della scuola che prevede la riduzione delle ore di educazione fisica

ALGHERO - E’ proprio il caso di dirlo: con la riforma scolastica voluta dal ministro dell’Istruzione Letizia Moratti, la scuola cambierà musica. Aldilà della metafora, con la nuova riforma la musica, o meglio l’educazione musicale, scomparirà dalla scuola secondaria. Sicuramente non una bella notizia per gli studenti che amano la musica, la ascoltano e la studiano con passione. E così dopo la riduzione delle ore di educazione fisica nella stessa scuola secondaria, da 2 ore a una, arriva la notizia della cancellazione dell’educazione musicale. Iniziano già a levarsi i primi cori di protesta. Dopo la mobilitazione dei docenti di educazione fisica, anche quelli di educazione musicale alzano la voce nei confronti del Ministro.
Persino il celebre ginnasta Jury Chechi, portabandiera azzurro alle Olimpiadi di Atene, si è fatto portavoce degli atleti azzurri contro la riforma della scuola che prevede la riduzione delle ore di educazione fisica. Si sono mosse anche due importanti organizzazioni musicali, l’Unams, l´organizzazione maggioritaria rappresentativa di tutti gli artisti e musicisti italiani, e la Siem, la Società italiana per l´educazione musicale.
La notizia colpisce ancor di più se si pensa che proprio l’educazione fisica e musicale sono tra le materie più amate dagli studenti. Lo dice una ricerca internazionale sulle scuole medie e superiori che afferma il primato dell’educazione fisica sulle altre materie scolastiche. Ed è per questo che tutti, dagli studenti ai professori, auspicano un ripensamento da parte del Ministro. Anche perché, come dicevano i Latini: Mens sana in corpore sano.
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