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Sergio Ortu
18 febbraio 2005
S.M La Palma, attesa per destino Istituto Agrario
La curiosità maggiore riguarda ovviamente se il prossimo anno la scuola potrà avere la sua classe prima

ALGHERO - C’è attesa nell’agro per conoscere il destino dell’Istituto professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente di Santa Maria La Palma. La curiosità maggiore riguarda ovviamente se il prossimo anno la scuola potrà avere la sua classe prima. Le prescrizioni sono scadute alla fine dello scorso mese di gennaio ed ora la dirigenza dell’istituto sta valutando le singole richieste pervenute dagli aspiranti studenti della scuola agraria per verificare la possibilità di autorizzare l’istituzione della prima classe. Indiscrezioni trapelate parlerebbero di una ventina domande pervenute nella segreteria dell’Istituto ma la preside prof.ssa Maria Teresa Usai è cauta:«Le domande pervenute sono al vaglio dei nostri uffici-spiega la dirigente- entro la fine della settimana convocheremo i ragazzi per valutare la convinzione dei ragazzi a percorrere il percorso di studi per agrotecnico». Maggiori notizie, viene detto, saranno fornite la prossima settimana. Ancora quindi il silenzio è d’obbligo e sembra presto dunque per cantare vittoria. Da evidenziare comunque l’enorme sforzo compiuto dal Comitato Zonale Nurra e dal suo presidente Gavino Delrio che per tutto il mese di gennaio ha tappezzato le borgate dell’agro di manifesti e non solo, per promuovere l’inscrizione dei ragazzi all’agrario e convincerli del buon livello di preparazione offerto dalla scuola. «Non vogliamo assolutamente la chiusura della scuola, ne tantomeno la sua trasformazione in qualcos’altro - spiega Gavino Delrio - l’Istituto professionale di Santa Maria La Palma ha una grossa storia alle spalle e soprattutto infrastrutture che pochi altri istituti agrari possiedono. Soprattutto quelli discloccati in città». E in effetti il Comitato Zonale Nurra non ha tutti i torti: la scuola agraria di Santa Maria la Palma possiede infatti un convitto (purtroppo chiuso) che può ospitare 100 posti letto, e mensa interna. Esiste un azienda agraria ad indirizzo biologico con 20 ettari pianeggianti irrigui, ripartiti in frutteto, vigneto, olivetto e mirteto, serre, orto botanico, macchine agricole e attrezzi. Non mancano inoltre laboratori chimico-biologico, genio rurale, informatica e linguistico. Quarantacinque anni di storia e professionalità fornita al territorio con la formazione di centinaia di agrotecnici e operatori agro ambientali. Se poi si pensa che il settore agricolo-zootecnico vuoldire tecnologia ed alta preparazione professionale per rimanere sul mercato, la scuola agraria è tutto fuorché una scuola sorpassata e poco interessante per il futuro lavorativo.
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