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Red
3 marzo 2012
In Sardegna cresce il turismo culturale
I turisti sono sempre più orientati verso visite nelle località di rilievo artistico e storico e sempre più attratti da manifestazioni identitarie

ALGHERO - Turismo e cultura, un binomio ideale per la Sardegna. I turisti sono sempre più orientati verso visite nelle località di rilievo artistico e storico e sempre più attratti da manifestazioni identitarie di grande richiamo e da itinerari culturali, un successo agevolato dalla tendenza alla destagionalizzazione e alla riduzione della durata media del viaggio.
Questo trend è confermato da un’elaborazione dell’assessorato regionale del Turismo (sulla base dei dati raccolti dall’Ufficio Statistico del Ministero per i Beni e le Attività culturali) e confortato dalla soddisfazione delle amministrazioni comunali che rientrano nel circuito delle manifestazioni finanziate dalla legge 7 (quelle identitarie di interesse turistico) e in quello della campagna promozionale dell’Isola che danza: nel primo semestre 2011 l’Isola ha visto crescere del 20,3% la frequentazione di territori di interesse storico – artistico (da 124.921, nello stesso periodo del 2010, a 150.225).
Soltanto nel Lazio il tasso di variazione è stato superiore: +22,1%; seguono Calabria (+18,5%) e Piemonte (+15,3%). La tendenza verso le città d’arte è dimostrata anche dagli ultimi dati provvisori del Mibac, elaborati dall’assessorato regionale: nel primo semestre 2011, in Italia i visitatori dei luoghi della cultura statali sono aumentati del 9,6% rispetto al 2010, raggiungendo oltre 20 milioni di ingressi (+1.751.987).
Le località artistiche sono state le mete di vacanza più frequentate, con il 38,6% delle vacanze totali, in aumento di quasi un punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2010. Anche le visite ai siti archeologici sono in aumento dell’1% rispetto al 2010. Analizzando le aree prodotto, nel primo semestre dell’anno le località balneari, pur rappresentando una buona quota di mercato (31,7%), sono il secondo prodotto turistico dopo le città d’arte, in leggera diminuzione in confronto allo scorso anno (-0,8%).
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