S.A.
12 aprile 2012
Piano anti catastrofi: esperti in ospedale
Costituito un gruppo di dieci esperti con il compito di organizzare il Piano di emergenza interna per il massiccio afflusso di feriti. Dovranno essere realizzati anche piani di emergenza per i presidi ospedalieri

SASSARI - Un gruppo di lavoro di dieci esperti con il compito di organizzare il Piano di emergenza interna per il massiccio afflusso di feriti (Peimaf). È quello che di recente è stato costituito dalla direzione aziendale dell’Asl di Sassari e che avrà il compito di predisporre le linee guida per la stesura del Peimaf aziendale, con l’indicazione delle procedure operative di intervento da attuarsi nel caso si verifichi un evento catastrofico.
Il gruppo che sarà coordinato da Demetrio Vidili, direttore dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione, è composto da medici ospedalieri e territoriali e da tecnici. Tra questi sono compresi Piero Delogu, direttore della Centrale operativa del 118, Emanuela Angius, dirigente medico della direzione medica del presidio ospedaliero di Sassari, dai responsabili dei reparti di Anestesia degli ospedali di Ozieri e Alghero, rispettivamente Salvatore Pala e Vittorio Liperi, e Paolo Pinna Parpaglia, dirigente medico del Pronto soccorso di Sassari. A questi si aggiungono Fiorenzo Delogu, responsabile del servizio di Igiene e sanità pubblica del dipartimento di prevenzione, Giammario Caria, responsabile dei Servizi tecnici e logistica, Antonia Ruiu del servizio di Assistenza infermieristica, ostetrica e delle professioni tecnico-sanitarie, quindi Simonetta Dettori, responsabile del servizio Formazione aziendale.
La costituzione del gruppo nasce dalla necessità di disporre di una efficace ed efficiente organizzazione dei soccorsi sanitari nel caso di emergenze caratterizzate da un elevato numero di feriti. Eventi catastrofici infatti rappresentano elementi che mettono alla prova l’intero sistema dell’emergenza territoriale e la rete dell’emergenza ospedaliera. Il gruppo di esperti dovrà coordinare, con attività di consulenza e supporto, la predisposizione dei piani operativi dei singoli presidi ospedalieri. Questi singoli piani dovranno essere redatti da un gruppo di lavoro specifico sotto la responsabilità dei direttori dei presidi ospedalieri, con il coinvolgimento delle unità operative interessate nell’organizzazione del piano aziendale.
Il gruppo dei “dieci” dovrà quindi consolidare nel Peimaf aziendale i piani operativi di presidio, in modo da ottenere lo strumento fondamentale per coordinare i soccorsi, a tutela sia dei ricoverati che del personale. Si devono mantenere infatti livelli di assistenza efficaci ed efficienti anche in caso di emergenze straordinarie interne o esterne alla struttura ospedaliera. Gli esperti coordinati da Demetrio Vidili dovranno così predisporre un piano di formazione aziendale che contenga anche il piano operativo per l’effettuazione delle esercitazioni necessarie al test di piano approvato. Sarà invece compito del direttore sanitario aziendale sensibilizzare l’Azienda ospedaliero universitaria per una collaborazione attiva alla predisposizione del Peimaf.
|