S.A.
8 giugno 2012
Danni del metallo: luminari a confronto
Si terrà a Sassari il primo congresso scientifico internazionale dedicato al cadmio e ai rischi che questo cancerogeno può arrecare alla salute. Parteciperanno luminari provenienti da 20 paesi di tutto il mondo

SASSARI - L'esposizione al cadmio e ad altri metalli pesanti, l'inquinamento ambientale che può provocare e i rischi sulla salute umana derivanti dalla contaminazione sono per la prima volta al centro di un congresso internazionale, "Cadmium Symposium", che si svolgerà a Sassari oggi (venerdì) e domani, per iniziativa del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari in collaborazione con il Consorzio Interuniversitario I.N.B.B. (Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi).
Al simposio parteciperanno i maggiori esperti al mondo della materia provenienti da 20 diversi paesi tra cui Cina, Stati Uniti, Sri-lanka, Turchia, Francia, Germania, Inghilterra, Svezia, Lituania, Polonia, Croazia, Repubblica Ceca e Slovacchia. I lavori si svolgeranno presso la Sala Conferenze dell'Ersu. In Sardegna l'attenzione sui danni provocati dal cadmio è particolarmente alta per la presenza di metalli pesanti nell'area militare della Quirra e per le attività minerarie nel Sulcis Iglesiente.
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I rischi per la salute riguardano non solo chi sta a stretto contatto con il metallo per ragioni di lavoro e assorbe sostanze tossiche principalmente per vie respiratorie – precisa Roberto Madeddu, Presidente del Congresso e docente di Istologia dello stesso Dipartimento e ricercatore I.N.B.B. - ma chiunque perchè il cadmio si può assimilare anche attraverso la via digerente». Il professor Madeddu e i suoi collaboratori (i dottori Yolande Asara, Paola Tolu, Cristiano Faracci) si interessano da vari anni al cadmio. I risultati dei loro studi sono stati oggetto di varie pubblicazioni.
Tra i lavori spiccano quello del gruppo di ricerca dell’Università La Sapienza di Roma che ha condotto uno studio sul terreno e sugli animali nell’area militare del poligono interforze del Salto di Quirra e quello di Agneta Akesson del Karolinska Institute di Stoccolma, luminare mondiale dell’epidemiologia dei metalli pesanti che ha condotto uno studio sul rischio di osteoporosi, fratture e tumori ormono-correlati e l’esposizione a lungo termine al cadmio assunto tramite gli alimenti su centomila soggetti, concludendo che vi è una associazione tra cadmio e tumori al seno, all’endometrio ed alla prostata. Al congresso è prevista la partecipazione tra il pubblico di numerosi rappresentanti dell'associazionismo e del mondo industriale.
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