A.B.
22 luglio 2013
Irap: Interviene la Cisl Sardegna
La Segreteria Regionale della sigla sindacale interviene sul taglio dell’Irap impugnato dal Governo: «Evitabile con un tavolo di trattative costantemente aperto a Palazzo Chigi»

CAGLIARI - «L’impugnazione, da parte del Governo, del taglio dell’Irap per le imprese sarde, è la conferma di quel che può succedere in assenza di un tavolo, costantemente aperto a Palazzo Chigi, tra Governo nazionale e Governo regionale, e di un confronto costante con le parti sociali». Questo l’incipit dell’intervento della Segreteria Regionale della Cisl Sardegna sull’argomento.
«Quel che è accaduto nei giorni scorsi, grazie all’opera di un solerte funzionario del Ministero per gli Affari regionali – prosegue la nota - è destinato a ripetersi tutte le volte che Consiglio e Giunta tenteranno vie rinnovate di interpretazione dello Statuto e provvedimenti innovativi per aggredire (nei limiti consentiti dall’autonomia finanziaria regionale, quindi senza nessun onere per lo Stato) la crisi economica e produttiva. Il taglio dell’Irap era soprattutto il segnale di una Regione più vicina al mondo dell’impresa, parzialmente condiviso dal sindacato, che avrebbe preferito un provvedimento più selettivo e possibilmente collegato a forme di premialitá finalizzate all’occupazione/rioccupazione».
Secondo la Cisl sarda «rimane intatto il problema rilevato in occasione dell’approvazione del bilancio 2013 sui tagli lineari a carico della sanità. Si tratta degli 80milioni di euro che, unitamente ai minori introiti al fondo sanitario regionale di ulteriori 24milioni collegati al tributo in questione, che contribuisce al finanziamento della sanità pubblica dell’Isola, se non compensati, rischieranno di generare seri problemi sulla garanzia dei servizi dedicati alla tutela della salute dei sardi e sui lavoratori impiegati nel sistema sanitario isolano. Su questo taglio attendiamo risposte convincenti e compensative da parte della Regione. Il sindacato conferma che tagli diretti e indiretti sui capitoli della sanità non dovranno riflettersi sulle piante organiche, sull’occupazione e sulla qualità dell’assistenza». La sigla sindacale ha concluso annunciato che, nel prossimo incontro Giunta-Sindacati, presenterà ancora una volta al presidente Cappellacci l’elenco dettagliato dei problemi che «devono essere oggetto di discussione e soluzione al tavolo col Governo».
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