Monica Chessa
20:47
L'opinione di Monica Chessa
La Pace Fiscale è una misura necessaria
La Pace Fiscale è una misura necessaria per tendere una mano a chi è in difficoltà e allo stesso tempo un modo pratico per recuperare risorse che andrebbero perdute. Non è tutto oro quello che luccica, ci sono realtà che appaiono in ottimo stato, mentre celano crepe irrimediabili ed è impossibile rimetterle in sesto se non con l’apporto esterno di chi vuole salvarle. Questa è un po’ la lettura della base di partenza sui cui si fonda la battaglia politica sostenuta dalla Lega Salvini Premier in materia di pace fiscale. C’è chi è contrario alla legge come una mossa salva insolventi, mentre in realtà è principalmente un modo pratico per recuperare risorse utili al bilancio dello Stato. Oltre a questo, bisogna fare attenzione alla questione morale, della quale risente in qualche senso questa misura; è vero che ci sono i contribuenti regolari ai quali non sarebbe gradita questo tipo di soluzione, perché vista come ingiusta nei confronti di chi ha pagato. D’altra parte, bisogna tendere la mano a chi non può farcela da solo. Noi della Lega ci battiamo per il sostegno dei più deboli che insieme agli onesti sono il cuore pulsante della nazione, ebbene bisogna essere disposti all’ascolto per dare il giusto aiuto, ci sono moltissimi cittadini e imprese che sono destinate ad affondare nei loro problemi debitori col fisco. Questa Pace Fiscale li aiuterebbe a risalire la china per rimettersi in regola, con molti sacrifici, ma soprattutto con l’acquisizione di una nuova ragione di vita che consentirà a tanti di respirare senza doversi disperare e soccombere. È vero che ci sono tutti quelli che hanno fatto il proprio dovere, riuscendo anche con grandi difficoltà ad essere sempre precisi, senza tirarsi mai indietro davanti ai propri doveri, quelli che fanno il cittadino ligio e onesto, grazie al loro ci reggiamo in piedi, senza dubbio, ma bisogna far risalire anche gli altri rimasti indietro sulla stessa barca e insieme riprendere un percorso condiviso più soddisfacente. Dobbiamo vivere lo stato come un grande comunità che non sia esclusiva ma propensa all’aiuto in maniera da essere più forti e numerosi nel portare avanti la nostra economia che possa spalancare le porte in un mondo sempre più competitivo dove gli stati devono sapersi far valere, davanti alla concorrenza incondizionata. Sarebbe comunque opportuno promuovere sempre di più dei corsi di educazione fiscale, nelle scuole primarie e secondarie, in maniera da seminare nelle nuove generazioni la necessaria dimestichezza con la materia più importante dell’economia di base. Siamo certi che tutte le iniziative a scopo sociale del nostro partito siano rivolte alla causa del bene comune e che non vadano mai a ledere il prossimo perché sono espressamente spinte da un unico obiettivo popolare che genera il benessere della collettività.
*Responsabile Regionale Dipartimento Pari Opportunità
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