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S.A. 6 giugno 2014
Propaganda sporca ad Alghero
«Burattini offendono il prossimo»
Si parla di circa 20mila depliant, facilmente riconducibili al committente e alla tipografia dove sono stati stampati, che riprendono un collage di titoli di alcuni quotidiani sardi (senza fonte e data). «Uno squallore» i commenti in città. E un candidato di Forza Italia si dice disgustato e parla di "burattini" in azione
Propaganda <i>sporca</i> ad Alghero. «Burattini offendono il prossimo»

ALGHERO - «E' un modo becero e squallido di fare campagna elettorale e lontano mille miglia dal mio modo di intendere e fare politica». Così Mario Bruno il candidato sindaco del centro-sinistra per il ballottaggio di domenica 8 giugno ad Alghero, commenta i volantini che hanno tappezzato la città da giovedì sera. Si parla di circa 20mila dépliant che riprendono un collage di titoli di alcuni quotidiani (senza fonte e data) sull'indagine dei fondi ai gruppi per cui l'ex consigliere regionale algherese ha ricevuto un avviso di garanzia.

I fotogrammi contengono anche foto recuperate qua e là in cui compaiono alcuni noti personaggi politici algheresi che potrebbero decidere di intraprendere un'azione legale autonoma per l'utilizzo improprio e non autorizzato della propria immagine. Volantini anonimi ovviamente, in totale spregio alle norme più elementari che regolano le campagne elettorali. Peraltro facilmente riconducibili sia ai presunti committenti che alla tipografia che ha stampato il materiale, ritirato proprio nella giornata di giovedì.

Si tratta solo dell'ultima iniziativa che segue un'altra di qualche settimana fa', sempre ordita contro l'avversario politico della candidata di Forza Italia. In quel caso erano state spedite numerose lettere lasciate nelle cassette postali di alcuni quartieri che riportavano ancora una volta il filone dell'inchiesta. L'episodio è già stato segnalato alla Digos e ai carabinieri di Alghero. Si dissocia «da tutto ciò che non è convenzionale» la candidata Maria Grazia Salaris che sul suo profilo di Facebook rilancia «la lealtà nella comunicazione istituzionale» e dà la colpa «al caldo che inizia a dare alla testa».

La deprecabile azione però inizia a creare qualche malumore proprio all'interno di Forza Italia. Eloquente la condanna di un candidato consigliere, Claudio Monti, che sempre sul social network scrive: «colpire in questo modo una persona che in tutto il suo percorso di vita si è sempre comportato onestamente, disponibile verso tutti, per poi venire additato come un delinquente, non mi va bene». E ancora: «per quanto mi riguarda domenica 8 giugno quando mi recherò a votare ci penserò bene perchè come cittadino desidero che in Consiglio Comunale vadano persone oneste e non "burattini", manovrati da personaggi che per il proprio tornaconto personale, non ci pensano due volte ad offendere e denigrare il prossimo».
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