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A.B. 8 agosto 2014
Ad Alghero Barri Vell si illumina di musica
Da martedì 12 a venerdì 15 agosto, la Riviera del Corallo ospiterà la seconda edizione del Festival del Barri Vell
Ad Alghero <i>Barri Vell</i> si illumina di musica

ALGHERO - Alghero si prepara a vivere la grande festa del Ferragosto, tradizionalmente celebrata con lo spettacolo dei fuochi artificiali sul porto. Dallo scorso anno, questa festività è accompagnata dal “Festival del Barri Vell”, iniziativa nata per portare la grande musica internazionale nel cuore della città antica, con una serie di concerti e performance, che si snodano dal Centro Storico alle spiagge. Inaugurato lo scorso anno, con una sessione estiva ed una invernale, il Festival del Barri Vell è curato dall'“Associazione Jana Project”, diretta dal musicista algherese Enzo Favata. Sassofonista ed autore di musiche per il cinema con riconoscimenti internazionali, nella rassegna porta tutta la libertà e l’apertura che caratterizza la sua opera musicale: l'attenzione per le musiche tradizionali di tutto il mondo, la contaminazione tra i generi più diversi, la diffusione tra i più giovani della cultura musicale in senso lato.

Tutto ciò è pensato per una città come Alghero, dalla storia particolarissima, come racconta l'architettura del suo centro storico (l'Alguer Vella), dove gli abitanti parlano ancora oggi il catalano, ricordo della dominazione iniziata nel Quattordicesimo Secolo. Uno scrigno di storia e memoria, racchiuso tra le antiche mura e le torri, ed illuminato nelle giornate del Ferragosto dagli eventi musicali del Festival del Barri Vell, che si estendono fino alle spiagge vicine alla città ed ai punti panoramici più amati dagli algheresi. Il programma mette insieme artisti di diversa provenienza e generi musicali diversi, dal canto lirico alla musica mediterranea, dal jazz alla tradizione delle "street band", tra musica balcanica ed afroamericana, fino ai canti a tenore. La manifestazione è organizzata con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Alghero e della “Fondazione Meta”, in collaborazione con l'“Obra Cultural de l'Alguer”. Tutti i concerti in programma il 13, 14 e 15 agosto saranno gratuiti.

Il Festival sarà aperto da una serata di anteprima, martedì 12, alle ore 21, al “Teatro Civico”, con "Una Rosa per l'Alguer", concerto del baritono di origine algherese Domenico Balzani, artista che si è già distinto con diversi premi a livello nazionale. Accompagnato dalla pianista Caterina Arzani, darà vita ad un concerto che comprende alcune delle arie più famose dell'opera lirica, accanto a brani della tradizione popolare sarda e algherese. Lo spettacolo è promosso ed organizzato dalle associazioni Obra Cultural de l’Alguer ed Escola de alguerés “Pasqual Scanu”. Il ricavato del concerto sarà devoluto ad un’iniziativa culturale ed editoriale che andrà a promuovere e divulgare la figura e le opere del commediografo algherese Gavino Ballero. Il biglietto di ingresso è di 10euro e la prevendita è nella sede dell'Obra Cultural (telefono 079/977228).

Mercoledì 13, alle 20, il Festival presenta un concerto al tramonto in uno dei punti panoramici più amati dagli algheresi: il Colle del Balaguer, poco distante dalla città antica, domina la rada di Alghero. Qui, all'interno dell'anfiteatro recentemente dedicato alla cantante Giuni Russo, si terrà il concerto del trio guidato dal chitarrista marchigiano Giovanni Seneca, con il progetto "Ecanes". Le tre chitarre (classica, battente e flamenco) sono accompagnate dal contrabbasso di Gabriele Pesaresi e dalle percussioni di Francesco Savoretti. Nelle composizioni troviamo riferimenti e citazioni che provengono da diverse aree geografiche e musicali: dai Balcani al sud Italia, dalla musica barocca a sonorità contemporanee. Di particolare interesse l’utilizzo della chitarra battente, tipica della tradizione del sud Italia fin dal Quattordicesimo Secolo. Il suono di questo antico strumento è inconfondibile ed è simile ad un clavicembalo. Le percussioni ed il contrabbasso fanno da contrappunto a questo percorso estetico. Le timbriche antiche e mediterranee come quelle del riq, della darbuka o dei tamburi a cornice accompagnano l’ascoltatore in questo viaggio nel tempo e nelle culture, ricreando un paesaggio sonoro unico e avvolgente. Sempre martedì, ma alle ore 21, il Festival del Barri Vell ospita nella Cattedrale di Santa Maria un autentico monumento della musica popolare della Sardegna: i Tenores di Bitti "Remunnu 'e Locu", guidati da Daniele Cossellu, che compiono quest'anno i quarant'anni di carriera. Dal 1974, i Tenores di Bitti sono stati in tutto il mondo gli interpreti più famosi del canto arcaico dei pastori della Barbagia, oggi riconosciuto dall'“Unesco” come patrimonio culturale dell'umanità. Il quartetto vocale, composto da Cossellu, voce solista e mezza voce ('Oche e Mesu 'Oche), Mario Pira, basso gutturale (Bassu), Pier Luigi Giorno, controvoce gutturale (Contra) e Dino Ruiu, voce solista e mezza voce, si esibirà nella Cattedrale di Santa Maria, stupendo gioiello dell'architettura catalano-aragonese, con il repertorio di canti popolari che accompagnano i riti religiosi e le feste.

Giovedì 14, la giornata si apre alle 12, spiaggia del Lido, con la "Beach parade" della “Bandakadabra”, ensemble di ottoni e percussioni nata tra le strade di San Salvario, il popolare quartiere di Torino, e definito da Carlin Petrini "una fanfara urbana”. La Bandakadabra riunisce sensibilità artistiche diverse, dal jazz, alla musica balcanica, passando dalla musica classica a quella popolare ed interpreta la grande tradizione delle "marching band" alle origini del jazz nella città di New Orleans. Per il secondo concerto, alle ore 20, il Colle del Balaguer ospiterà il “Giuliana Soscia & Pino Jodice duet”, con il progetto "Sonata per luna crescente-Jazz for two keyboards". Soscia (fisarmonica, piano, composizioni e arrangiamenti) e Jodice (piano, vibrandoneon, composizioni ed arrangiamenti) fanno confluire in questo progetto tutte le loro esperienze musicali, dal jazz alla musica classica contemporanea, attraverso un interplay molto intenso, che evidenzia le qualità espressive, improvvisative, virtuosistiche di questi due musicisti e le sonorità orchestrali che riescono a riprodurre con i loro strumenti a tastiera, pianoforte e fisarmonica. I due jazzisti collaborano da diversi anni in duo, quartetto, quintetto ed orchestra, ricevendo rilevanti apprezzamenti da parte di pubblico e critica internazionale. Dopo il debutto sulla spiaggia del lido al mattino, la Bandakadabra sarà protagonista di uno spettacolo sul palco allestito alle 22 nella Banchina Dogana. La street band sale sul palco e sotto la guida di Gipo, il funambolico leader del gruppo, catturerà gli spettatori in uno spettacolo ironico e spumeggiante, con gag degne del migliore cabaret, senza trascurare la possente carica sonora che porterà tutti, inevitabilmente, a ballare.

Venerdì 15, mentre la città si prepara a vivere la grande serata dei tradizionali fuochi artificiali, sarà ancora la Bandakadabra ad accompagnare gli spettatori in un percorso che partirà dalla "muraglia", come viene chiamata dagli abitanti la parte delle antiche mura che guarda verso il mare. La marching band si muoverà lungo questo percorso a partire dalle ore 19, con partenza da Piazza Sulis, per arrivare alle 20 in Piazza della Juharia, dove la banda terrà una delle sue performance di maggiore successo, la lezione-concerto "Il Jazz raccontato ai bambini". Sul palco della Banchina Dogana, alle ore 23, dopo lo spettacolo pirotecnico, si terrà il concerto di chiusura del Festival del Barri Vell: "Songs from African and Mediterranean Skies", con la grande voce di Dudu Manhenga proveniente dallo Zimbabwe con il suo gruppo, al quale si uniscono Enzo Favata e Marcello Peghin. Manhenga e Favata, due artisti provenienti da continenti diversi, mettono insieme la loro arte ed il loro talento in questo nuovo progetto che debutta ad Alghero in un affascinante incontro di musicisti, che nella loro carriera artistica hanno intrecciato la tradizione musicale del proprio paese con le musiche moderne come il soul e il jazz. Melodia, energia e poliritmia, modern jazz e musica tradizionale danno luogo ad un sound molto coinvolgente, di particolare originalità e freschezza, tra le nuvole del Mediterraneo ed i cieli dalle mille sfumature dell’Africa. La band è composta da sette artisti, cinque provenienti dallo Zimbabwe e due dalla Sardegna: Enzo Favata ai sassofoni con Marcello Peghin alle chitarre si inseriscono nel gruppo musicale che accompagna abitualmente Dudu Manhenga, composto dal batterista Blessing Muparutsa, dal pianista Nick Nare, il bassista Joshua Booker Kwesha ed il percussionista Othnell Mangoma Moyo.

Nella foto: Dudu Manhenga
8:21
Mercoledì 20 agosto il Trio Larimar eseguirà il Trio n. 1 per violino, violoncello e pianoforte op. 8 di Johannes Brahms e il Trio Elegiaco n. 1 di Sergei Rachmaninov; giovedì 21 il duo Tony Chessa (flauto) e Alberto Falcione (chitarra) con musiche ibero-americane, tra cui brani di Astor Piazzolla
18/8/2025
Il 29 agosto 2025 alle ore 21.00. Sarà l’Arena Fiera di Cagliari, allestita negli spazi di viale Diaz, ad ospitare “Tra il silenzio e il tuono tour”. Lo spettacolo, prodotto da DM Produzioni, prende spunto dall’omonimo libro pubblicato lo scorso anno con Einaudi



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