SASSARI - «Al massimo entro l’autunno riapriremo il Masedu». Parola di Alessandra Giudici. Il presidente della Provincia di Sassari incassa con soddisfazione le buone notizie arrivate dall’ispezione condotta nella struttura museale di via Pascoli dall’assessore provinciale alla Cultura, Sergio Mundula, dalla commissione consiliare competente e dai tecnici del settore. E fa una promessa. «È una struttura su cui abbiamo investito parecchio, sia dal punto di vista economico, sia sul piano dell’immagine – dice – perciò non intendiamo farne a meno ancora per molto tempo». Questa mattina la delegazione composta dall’assessore Sergio Mundula e dai consiglieri Giovanni Ruiu, Paola Oggiano, Gian Nicola Cabizza, Antonio Tanca, Giommaria Deriu, Nicola Sanna, Andrea Pala, Giannetto Satta, Alba Canu, Paolo Battino, Michelino Pala, Antonello Palmas e Roberto Desini ha verificato lo stato dei lavori effettuati per riportare alla piena funzionalità quella struttura «chiusa ormai da troppo tempo», come ha stigmatizzato l’assessore Mundula. Dalle verifiche effettuate assieme ai tecnici, «è legittimo fare previsioni abbastanza ottimistiche – dice Mundula – sui tempi necessari per disporre di nuovo di uno spazio che riteniamo importantissimo per tutto il territorio». È quasi tutto pronto, manca solo l’autorizzazione dei vigili urbani, «che è legata alla realizzazione di una uscita di sicurezza dal lato di via Nurra», spiega il consigliere Giovanni Ruiu, presidente della commissione Cultura. Ma anche da questo punto di vista, «l’estate dovrebbe essere sufficiente per mettere tutto in regola», aggiunge Ruiu. Esiste già il progetto e la gara d’appalto è stata bandita, perciò «quattro o cinque mesi dovrebbero bastare per riaprire i battenti di via Pascoli», assicurano i tecnici. Completata la ristrutturazione, «che si era resa necessaria, dato lo stato in cui era ridotto l’edificio», girando tra una sala e l’altra i consiglieri e l’assessore hanno iniziato a discutere sul futuro del Masedu. L’idea più gettonata è quella di riservare una parte alla creazione del Museo d’arte contemporanea e una alla predisposizione di una mostra permanente di alcune delle migliori espressioni artistiche del territorio.