|
Pierpaola Pisanu
24 maggio 2006
Seduti su una palla: esperimento in classe
Un’intuizione nata in Svizzera ripresa in una scuola di Udine e prima in Sardegna nella classe algherese I F della scuola media di via XX Settembre per iniziativa dell’insegnante di educazione fisica Paolo Scanu

ALGHERO - Chi non ricorda quanto si stava scomodi sulle sedie dei banchi di scuola? Spesso costretti a stare ore immobili, assumendo posture sbagliate e dannose per la colonna vertebrale in un’età dove il corpo è nel pieno della sua formazione. Non è così per i ragazzi della I F della scuola media di via XX Settembre dove dal mese di febbraio è in corso la sperimentazione della “palla – sedia”. Un’intuizione nata in Svizzera dove il Ministero della Pubblica Istruzione ha negli ultimi anni sostituito le sedie di tutte le scuole primarie dei cantoni tedesco e francese, con i palloni giganti dotati di quattro piedini. Idea ripresa in una scuola di Udine e prima in Sardegna nella classe algherese per iniziativa dell’insegnante di educazione fisica Paolo Scanu che vorrebbe estendere questa sperimentazione anche agli altri corsi, fondi permettendo. I palloni costano circa trenta euro l’uno ma garantiscono efficaci risultati già testimoniati dalle precedenti esperienze oltre confine. Con la chiusura dell’anno scolastico si conosceranno i risultati della sperimentazione fatta nel locale edificio scolastico, che si avvale della consulenza dell’ortopedico Egidio Camerada, il quale ha preventivamente visitato tutti gli alunni coinvolti nell’iniziativa e a giugno eseguirà dei nuovi controlli per verificare i benefici sulla colonna vertebrale della “palla – sedia”. Ma da quanto già si è potuto notare, i vantaggi si avvertono su più livelli. Sull’apprendimento, per esempio: la palla – sedia favorisce una maggiore attenzione in classe perché costringe ad assumere un certo atteggiamento fisico corretto e salutare; inoltre la novità, inizialmente vista come un gioco e utilizzata per trasformare l’aula in un campo da calcio, ora è diventato davvero un arredo, dopo un processo di maturazione educativa che il contatto con il mega pallone ha prodotto. L’esperimento è piaciuto anche ai ragazzi che hanno scritto le loro impressioni in una relazione. Tutti, dopo l’iniziale divertimento, hanno capito che non è un gioco ma una cosa seria, e che è stata offerta loro, primi in Sardegna, la possibilità di provare un sistema in grado di prevenire problemi alla schiena che magari si faranno sentire tra qualche anno, ma che spesso hanno radici tra i banchi di scuola.
|