S.I.
25 aprile 2015
«Edilizia scolastica, la Firino fa chiudere gli istituti»
«Il Piano di dimensionamento approvato dalla Giunta riempirà i piccoli centri di edifici scolastici abbandonati e pericolanti, di cui saranno le amministrazioni comunali a doversi fare carico, visto che la Regione non lo farà», afferma il capogruppo regionale dei Riformatori Sardi

CAGLIARI - «Secondo l’assessore Firino, la Giunta regionale avrebbe l’edilizia scolastica tra le sue prime priorità. Ai sardi, invece, risulta che la prima priorità dell’esecutivo non sia mantenere le scuole efficienti e in sicurezza, ma chiuderle per far risparmiare soldi al Governo nazionale» dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni, replicando al comunicato stampa inviato oggi pomeriggio dall’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino.
«Anziché prendere atto del crollo dell’ex scuola elementare di Magomadas come di un segnale del fallimento delle politiche che la Giunta sta mettendo in campo in materia di istruzione, l’Assessore cerca ancora una volta di scaricare le responsabilità sui sindaci”, prosegue Dedoni. “La verità è che anche viale Trento sta cercando di disimpegnarsi, di scappare dai piccoli comuni come da decenni sta facendo lo Stato, all’insegna di una politica che pensa solo all’equilibrio di cassa e che non vuole investire un euro nello sviluppo delle aree interne e disagiate».
La Firino fa chiudere
«Il Piano di dimensionamento approvato dalla Giunta riempirà i piccoli centri di edifici scolastici abbandonati e pericolanti, di cui saranno le amministrazioni comunali a doversi fare carico, visto che la Regione non lo farà”, conclude il capogruppo. «Anziché tirare in ballo i sindaci, l’Assessore farebbe bene a rendersi conto che una presenza capillare delle istituzioni, a partire da quelle scolastiche, sul territorio è il primo baluardo contro lo spopolamento. Le scuole devono essere un presidio di inclusione sociale, non un pericolo per la pubblica incolumità».
|