A.B.
24 giugno 2015
Il Rotary Club Alghero festeggia sessant’anni di storia
Con una bellissima festa, si è celebrato il 60esimo anniversario della fondazione del locale Rotary Club

ALGHERO - Con una bellissima festa, si è celebrato il 60esimo anniversario della fondazione del Rotary Club di Alghero. Era il 1955, quando il presidente fondatore Raffaele Catardi mise insieme venticinque amici e diede vita al terzo Rotary Club che nasceva in Sardegna, dopo quelli di Sassari e Cagliari. Con il generale, i soci fondatori erano Rodolfo Anastasi, Rino Balata, Fausto Cella, Fedele Cilliano, Paolino Deperu, Antonio Feniello, Leonardo Fiore, Giovanni Fois, Matteo Guillot, Mario Liperi, Salvatore Mannazzu, Dante Montalto, Edgardo Mosca, Michele Mugoni, Antonio Oliva, Nino Perella, A.Raffaele Peretti, Felice Peretti, Rodolfo Pes di San Vittorio, Rafael Sari, Vittorio Sella (ancora socio, assiduo frequentatore ed arricchisce di contenuti ogni incontro), Antonio Stoccoro ed Antonio Zoagli.
A quel tempo, Alghero contava poco più di 25mila abitanti e costituire un Club Rotary non era facile, soltanto il generale Catardi poteva riuscirci, per la stima di cui godeva dentro e fuori la città. Peraltro, un aiuto insperato arrivò dalla felice posizione di Alghero, porta d’oro del turismo in Sardegna; rotariani stranieri (in particolare, inglesi e francesi) cominciarono a frequentare le conviviali del Club (soprattutto d’estate), trovandovi l’atmosfera della sincera amicizia. Tutto ciò, valorizzò l’immagine del Rotary e portò giovamento alla città stessa. Pian piano, con l’ingresso di esponenti della società algherese, il Club si conquistò la fama di sodalizio attivo, disponibile per lo sviluppo culturale della zona.
Numerose sono le testimonianze dell’opera svolta dal Club per Alghero e dintorni, come il recupero dell’orologio per la torre campanaria della Cattedrale di Santa Maria, l’apposizione delle targhe in catalano nelle vie del centro storico, i contributi alle diverse associazioni e confraternite, le conferenze su argomenti d’interesse giuridico, medico e scientifico, il dono di una statua della Madonna per il Santuario di Valverde, il recupero dell’imponente lampadario della Cattedrale, la Meridiana al porto ed a Santa Maria La Palma, la statua del Cristo delle Foibe a Fertilia ed altro ancora. Tutto questo ha consentito al Club di penetrare profondamente nel territorio, di porsi come punto di riferimento per la sua comunità.
Oggi, il Club algherese è gemellato col Club Rotary di Tarragona (i due Club condividono quella catalanità che unisce le due sponde del Mediterraneo). Questo non basta a disegnare il profilo di un Club che di anni ne ha sessanta, ma non li dimostra, e che ogni giorno fa crescere la voglia di fare, e, come ha detto il sindaco Mario Bruno nel fare gli auguri, “di guardare al futuro con progetti importanti e di impatto per la comunità che contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita di ciascuna persona”. A fine serata, il presidente Giovanni Nuvoli ha consegnato una targa ricordo al socio fondatore Sella ed ai soci Enrico Valsecchi e Salvatore Piccioni, che (proprio dopo Sella), vantano la più lunga anzianità di Club.
Nella foto: il presidente Giovanni Nuvoli premia il socio fondatore Vittorio Sella
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