Massimo Rizzu
19 agosto 2019
L'opinione di Massimo Rizzu
Caro sindaco, a zent´anni
Caro signor sindaco, quest’anno ho potuto accompagnarla alla Faradda, constatando la felicità della popolazione che sente questa Amministrazione, di cui sono onorato di farne parte, molto vicina. Una sensazione non solo mia, ma di tante cittadine e cittadini che con un messaggio hanno voluto esternarmi quanto sopra. Tanti gli applausi ricevuti lungo il percorso da Palazzo Città a Santa Maria, tante le manifestazioni di stima e sostegno, soprattutto a sostegno di alcune scelte immediate cui siamo stati costretti ad adottare.
Bene, signor Sindaco, l’appello lanciato per tornare alla religiosità dell’evento, e non, come spesso è accaduto, ad una trasformazione errata di un Voto che la nostra città rinnova alla Vergine Assunta. I portatori, con il loro sforzo, ci consentono di vivere giorni ed ore preziose, rinnovando quella richiesta di protezione cui Sassari continua ad aver bisogno. Oggigiorno non viviamo più la tragica presenza della peste, ma un contesto economico sociale difficile, dovuto dalla forte crisi e dalla forte riduzione delle risorse agli Enti che, nostro malgrado, ci spingono a fare scelte di priorità.
Il mandato ricevuto dalla cittadinanza è stato chiaro: amministrare bene le poche risorse disponibili e avviare una seria programmazione con progetti strategici che migliorino la qualità della vita. Sento il dovere di svolgere appieno il ruolo che i cittadini mi hanno affidato, e di essere la voce di coloro che spesso sono stati inascoltati. Infine, sento di volgerle un grazie per la dedizione e l’impegno con cui sta portando avanti questo duro lavoro. A zent’anni.
* consigliere comunale
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