Ad Alghero è iniziata la conta dei danni del dopo-Ryanair. Dati sconcertanti sui servizi degli autonoleggi in città. Ma la lista dei comparti colpiti dalla fuga del low cost è destinata solo a crescere
ALGHERO - Ad Alghero è iniziata la conta dei danni del dopo-Ryanair. Una lunga e netta riga che divide il Nord Ovest Sardegna (e non solo) tra il prima e dopo la cancellazione di 14 rotte da parte della prima compagnia dell'aeroporto algherese. Il tam tam politico e mediatico degli ultimi mesi seguito al primo articolo del
Quotidiano di Alghero [
LEGGI] non è bastato a fermare il vettore irlandese che non solo ha confermato la sospensione dei voli ma ha anche annunciato la chiusura della base a partire da novembre 2016.
Una presa di posizione decisa da parte del vettore low cost dopo i mancati finanziamenti dal 2014 e il recente aumento delle tasse aeroportuali. In questi giorni l'addio degli ultimi sette collegamenti: Dortmund, Dusserdolf (cancellato in anticipo) Roma-Ciampino, Cuneo e Treviso e gli storici Barcellona-Girona e Madrid. Questi si aggiungono a quelli già sospesi lo scorso autunno: Stoccolma, Goteborg, Parigi, Dublino, Ancona, Torino e Trieste. Uno scenario che riporta il nord Ovest Sardegna indietro di oltre un decennio, quando non era collegato al nord Europa, alla Francia, alla Spagna, a buona parte della Germania ma anche del territorio nazionale.
Un vuoto economico e sociale difficile da colmare nel tempo, impossibile nella stagione appena iniziata e ancora orfana dei nuovi collegamenti che la Sogeaal dovrebbe presentare nei prossimi giorni [
LEGGI]. Le conseguenze prospettate dagli operatori turistici si stanno avverando e i primi ad accusarle sono gli autonoleggi e il comparto extraberghiero, molto più colpito nelle prenotazioni rispetto agli hotel a tre o quattro stelle come ha spiegato il presidente del Consorzio Turistico Riviera del corallo Stefano Visconti in un'intervista rilasciata ad
IsolaMedia alla vigilia di Pasqua, primo vero test stagionale [
GUARDA]. E proprio il lungo ponte delle festività pasquali è stato il banco di prova per le aziende di autonoleggio della città, circa una decina che occupano a pieno regime poco meno di un centinaio di addetti.
Un'azienda "campione" ma leader del comparto locale ha messo a confronto i dati di quest'anno con quelli del 2015, nel periodo compreso tra il 25 marzo e il 10 aprile: 148 servizi contro 708. Nei due giorni precedenti alla Pasqua, i mezzi usciti sono stati solo 27. L'unica attenuante all'emorragia di prenotazioni potrebbe essere la coincidenza delle festività nel 2015 (primo fine settimana di Aprile) con l'operatività dei voli "summer" Ryanair. Una magra consolazione se si pensa che in questa stagione quei voli non inizieranno mai.