Nuovo strappo tra maggioranza e Udc ad Alghero. Alla vigilia del consiglio comunale di lunedì e martedì, Lelle Salvatore, Nina Ansini, Alessandro Loi e Donatella Marino ritengono di non poter garantire «l´appoggio esterno». Numeri a rischio per il sindaco Mario Bruno che potrebbe anche aprire formalmente la crisi
ALGHERO - Occhi puntati sulla doppia convocazione del consiglio comunale di Alghero (lunedì e martedì in seconda chiamata), e soprattutto sulla posizione che assumeranno i due esponenti dell'
Udc, Donatella Marino e Alessandro Loi, che insieme a Lelle Salvatore e Nina Ansini ritengono di non poter più garantire «l'appoggio esterno» annunciato qualche giorno fa con una nota ufficiale indirizzata agli alleati [
LEGGI]. Il partito, infatti, scosso negli ultimi tempi dalle vicende giudiziarie, tenta un difficile riposizionamento sulla scena politica locale. L'eventuale mancanza di numero legale in aula (o bocciatura), farebbe così slittare l'approvazione della delibera sul Rendiconto, il cui termine ultimo per il licenziamento è fissato al 12 settembre [
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«Agli esiti degli incontri intrattenuti con il Sindaco Mario Bruno e i rappresentanti dei partiti di maggioranza, riteniamo di non aver ricevuto adeguate garanzie concrete da parte degli stessi in ordine alla realizzazione dei punti programmatici posti all’attenzione dell’amministrazione cittadina» scrivono i consiglieri e il direttivo
Udc. Tra gli "ultimatum" a cui la maggioranza non avrebbe dato seguito, c'è lo sgombero dell'ex Caserma di via Simon entro il mese di luglio [
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«L’Udc ha sempre dimostrato di voler essere dalla parte dei cittadini, delle persone, ritenendo precipuo interesse la soluzione dei problemi relativi all’occupazione e alla più proficua organizzazione amministrativa» puntualizzano il coordinatore Lelle Salvatore, la dirigente Nina Ansini, e i due consiglieri Loi e Marino. Tra le priorità da affrontare nell'immediato, infatti, lo Scudo Crociato indicava proprio quella riguardante i precari di
Meta e
Parco, preferendo la linea della stabilizzazione diretta.
«La nostra onestà intellettuale ci impedisce di proseguire una esperienza politica che non sembra offrire più margini di realizzazione di quanto più volte richiesto e concordato; ciò nell’esclusivo interesse della collettività e rinunciando, senza alcun rimpianto, a ricoprire importanti ruoli istituzionali» concludono i
Centristi, lasciando intendere che oltre agli importanti assessorati fino a ieri amministrati (Servizi Sociali e Urbanistica), anche gli attuali incarichi ricoperti in
Secal,
Parco e
Meta da uomini di stretta indicazione Udc possano essere lasciati. Posizione che comunque mette in dubbio la presenza del partito ai lavori dell'aula, nonostante il Rendiconto porti con se scelte e azioni degli assessorati retti fino a qualche settimana fa proprio dagli esponenti di Giunta dell'
Udc.
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Nella foto: Nina Ansini e Lelle Salvatore, tra i più critici nei confronti dell'attuale maggioranza cittadina