Red
31 dicembre 2018
Sanità: ok al bilancio previsionale
La Giunta regionale ha approvato i bilanci previsionali delle Aziende sanitarie ed il bilancio consolidato. «E´ la prima volta che i bilanci sono in pareggio», sottolinea l´assessore regionale Luigi Arru

CAGLIARI - Per la prima volta, la Regione autonoma della Sardegna approva, in pareggio, i bilanci previsionali delle Aziende del servizio sanitario regionale ed il bilancio consolidato che evidenzia l’equilibrio economico generale di sistema. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore Luigi Arru, ha approvato venerdì i bilanci ed i documenti di programmazione, che contengono anche i Piani degli investimenti. Il 99percento degli investimenti risulta finanziato con risorse nazionali e comunitarie.
In particolare, il Fondo sviluppo e coesione 2007-13 e 2014-20 contribuisce alla realizzazione della maggior parte degli interventi inseriti nella programmazione quali ampliamento e completamento delle strutture; messa a norma strutturale ed impiantistica; messa a norma antincendio e realizzazione delle Case della salute. La previsione del pareggio di bilancio nel triennio 2019–2021 ha inoltre consentito l’approvazione dei piani triennali dei fabbisogni di personale 2019-2021 di tutte le Aziende del servizio sanitario regionale che prevedono, tra stabilizzazioni e nuove assunzioni, oltre 250 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato. Inoltre, saranno programmate le risorse messe a disposizione sul bilancio regionale pari ad oltre 250milioni di euro nel triennio 2019–2021.
Arru rileva che «l’andamento della spesa regionale dal 2013 ad oggi mostra per il fondo sanitario un sovra finanziamento del servizio sanitario regionale negli anni 2013 e 2014, una inversione di tendenza nel 2015, anno in cui l’assegnazione scende sotto lo standard, ed una tendenza al riallineamento tra i due fondi a partire dal 2016. È bene sottolineare - prosegue l'assessore regionale - che i maggiori finanziamenti delle annualità 2016 e 2017 hanno sopperito alla mancanza delle risorse destinate all’acquisto dei farmaci ad alto costo che, per le regioni a statuto ordinario, sono garantiti da assegnazioni statali ad hoc. Per il disavanzo la spesa è stata riportata, a partire dal 2017, al di sotto di quella del 2013. Nel 2015, il Fondo sanitario regionale è sceso sotto lo standard, mentre l’incremento della spesa del 2018 rispetto al 2017 è dovuto ai rinnovi contrattuali del comparto (euro 19milioni circa), in assenza di tale costo si sarebbe registrato un ulteriore decremento».
Nella foto: l'assessore regionale Luigi Arru
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