ALGHERO - «La cosa che più ha meravigliato dell’ordine del giorno relativo al Sistema Turistico Locale, presentato durante l’ultima seduta del Consiglio, è stata la scarsa conoscenza del tema da parte dei proponenti. Oltre alle questioni affrontate dall’Assessore Conoci, nulla di concreto è arrivato dai consiglieri di maggioranza. La cosa ingenera dubbi sull’identità del reale estensore del documento». Così Matteo Tedde, secondo cui sarebbe più utile entrare puntualmente nel merito del problema, come dovrebbe avvenire sempre in Consiglio. «Addirittura un Consigliere di maggioranza è riuscito soltanto ad affermare che da parte del sottoscritto ci sarebbero esclusivamente interessi particolari», incalza Tedde, per il quale l’affermazione appare singolare se proviene da chi della politica fa la sua principale, se non unica, attività. Il Consigliere dello SDI, comunque, tiene a ribadire che i ritardi denunciati da chi ha preparato il citato documento sono da attribuire principalmente alle difficoltà incontrate nel coordinare un numero molto elevato di soggetti coinvolti nel progetto e che risulta falsa l’affermazione secondo la quale non si sarebbero tenute assemblee plenarie dei futuri soci. «Secondo i piani della Provincia, Alghero ha un ruolo primario all’interno dell’ STL ed ha una quota di partecipazione al capitale della società di gestione che supera il 19% con un posto di diritto nel consiglio di amministrazione della stessa e vanta inoltre la stessa sede operativa –precisa Matteo Tedde- la richiesta della Presidenza ai privati appare oggi esclusivamente come un pretesto di scontro politico con una amministrazione di colore diverso che rischia soltanto di danneggiare i cittadini».

Nella foto Matteo Tedde