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15 settembre 2020
«Lega e sanità, solo propaganda e selfie»
E´ il crudo giudizio dei consiglieri comunali algheresi di opposizione circa la discussione e le polemiche che investono la regione Sardegna e il suo governo nella gestione degli ingressi nell´isola

ALGHERO - «La Regione a trazione leghista, con il suo sistema sanitario, non riesce neppure a far fare i test sierologici agli insegnanti, rendendo sempre più complessa la ripartenza della scuola, ma promulga un'ordinanza in cui chiede a chi arriva nell'isola di fare un test per certificare la sua negatività». E' il crudo giudizio dei consiglieri comunali algheresi di opposizione circa la discussione e le polemiche che investono la regione Sardegna e il suo governo sulla gestione degli ingressi nell'isola.
«La Regione Sardegna leghista durante l’estate non è stata capace di fare nessun tipo di controllo perché venissero evitati gli assembramenti e rispettate le distanze, facendo ripartire pericolosamente il virus, ma ora promulga un'ordinanza per imporre la mascherina h24. La Regione Sardegna leghista non riesce spesso a fare i tamponi neppure ai sintomatici, ma immagina di farli ai turisti che lo richiedano.
Questa è la Sardegna della Lega» attaccano Gabriella Esposito, Mario Bruno, Pietro Sartore, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras, Beniamino Pirisi e Valdo Di Nolfo.
«I leghisti sono capaci di fare ordinanze, prescrivendo cose irrealizzabili come i balli a 2 metri di distanza. A loro non interessano i fatti, ma solo la propaganda. Il leghista algherese, Michele Pais, ad esempio, ha promesso innumerevoli volte l'apertura del reparto di terapia intensiva e il miglioramento di una sanità che ad Alghero oramai versa in stato comatoso, ma l'unica azione che ha portato a termine, senza alcun coinvolgimento dei cittadini in questa scelta, è stato trasferire l'ospedale Marino all'Università di Sassari senza alcuna garanzia di mantenimento del primo livello, senza nessuna certezza per le discipline mediche oggi al Marino e senza nessuna assicurazione sui fondi per realizzare un nuovo ospedale. La lega della propaganda, del selfie e dell’apparire. Vuota dentro».
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