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Red 29 dicembre 2020
Sanità: doppia interrogazione Dem
I consiglieri regionali del Partito democratico hanno presentato due interrogazioni in materia di sanità, prima firmataria Rossella Pinna. La prima riguarda i pazienti diabetici, la seconda i trattamenti di fecondazione assistita
Sanità: doppia interrogazione <i>Dem</i>

CAGLIARI - I consiglieri regionali del Partito democratico hanno presentato due interrogazioni in materia di sanità, prima firmataria Rossella Pinna. Un'interrogazione chiede, di garantire a tutti i pazienti diabetici in elezione di trattamento l’accesso alle nuove tecnologie per il monitoraggio della glicemia che i diabetici sardi tardano a “conquistare” sul fronte dell’equità nelle pari opportunità di cura e della garanzia del diritto alla salute.

I sensori e i microinfusori dai quali la maggioranza dei soggetti diabetici resta ancora esclusa, sono riconosciuti strumenti capaci di migliorare la qualità della vita del paziente insulino-dipendente sia pediatrico, sia adulto, non solo sul piano terapeutico, ma anche su quello psicologico e sociale. L'interrogazione prosegue domandando se, in vista della campagna di vaccinazione contro il virus Sars-cov2, sia previsto un intervento specifico per i malati di patologie croniche e autoimmuni e chiude chiedendo di garantire la proroga dei protocolli terapeutici dei diabetici in scadenza al 31 dicembre in assenza della quale i diabetici sardi rischiano, dal primo gennaio 2021, di non poter ritirare i presidi indispensabili.

L'altra interrogazione concerne la ripresa, «si spera in tempi brevissimi», dei trattamenti di fecondazione assistita al Centro regionale di riferimento del Microcitemico, circa 1800 cicli l'anno, sospesi da novembre 2020 e non ancora, inspiegabilmente, riattivati dall'AoB malgrado siano riconosciuti tra i Lea. Situazione che spinge le coppie sarde verso viaggi oltremare, nei centri della Penisola. Un “turismo sanitario” che, considerati i cicli fino a ora saltati, potrebbe costare alle casse regionali oltre 5milioni di euro e molti disagi alle coppie, costrette a una migrazione faticosa e complicata ed evitabile con un minimo di buonsenso e organizzazione.

Dai cicli di procreazione medicalmente assistita effettuati nel centro sardo nascono ogni anno circa 120 bambini, «un tesoretto di avvenire che, oltre riguardare coppie e famiglie, rappresenta una ricchezza per tutti, specie in questi anni, caratterizzati da una marcata denatalità per l'Isola sintomo di un malessere sociale, di una sfiducia nel futuro, di mancate politiche sociali a supporto della genitorialità consapevole, servizi e politiche per l'infanzia necessari per sostenere il lavoro e l'impresa femminile», concludono gli esponenti Dem.

Nella foto: il consigliere regionale Rossella Pinna
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