G.P.
9 settembre 2021
«Sembra vicina la decisione sulla terza dose di vaccino»
Sanità: il Presidente del Sindacato Nazionale Infermieri chiede la terza dose di vaccino per operatori sanitari, anziani e soggetti fragili, da effettuare già nei primi mesi del 2022

CAGLIARI - «Apprendiamo in queste ore che è in corso un serrato tavolo di confronto, tra i vertici del Ministero della Salute, per approvare il percorso relativo all’approvazione della terza dose del vaccino, a partire da gennaio 2022, – afferma Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up - riservando la priorità ad anziani e professionisti della sanità, da sempre i più esposti al rischio contagi. Non ci possiamo che augurare, sempre che l’Aifa dia il suo consenso, che si arrivi prima possibile ad una decisione in merito. Per il bene dei malati, per il bene degli operatori sanitari, costantemente in prima linea.»
«La sicurezza dei nostri professionisti della sanità, sul luogo di lavoro, ovvero nelle corsie e nelle stanze degli ospedali, dovrebbe rappresentare, da sempre per i datori di lavoro, ovvero Governo e Regioni, e senza mezzi termini, uno degli obiettivi principali nell’ambito dell’indispensabile ricostruzione del nostro fragile sistema sanitario – prosegue il Presidente De Palma - Nei delicati giorni della ripresa delle trattative per il rinnovo del CCNL del comparto sanità 2019-2021, la speranza concreta, di noi infermieri italiani, è quella che, le parti in causa, abbiano finalmente intrapreso “la corretta via” della meritata valorizzazione economica e contrattuale, sulla strada di quell’area delle elevate professionalità che può e deve rappresentare la svolta alla quale auspichiamo da tempo».
Dall’Associazione Nazionale Infermieri dichiarano che non possono dimenticare né cancellare i difficili mesi della pandemia: gli 87 decessi di infermieri, le migliaia di contagiati. E’ fondamentale, per tanto, che si riparta da azioni mirate, come gli screening continuativi sui luoghi di lavoro, come il controllo costante dei livelli anticorpali. Si dichiarano determinati ad andare avanti, se necessario anche ricorrendo davanti alle competenti magistrature, convinti della corretta informazione ai cittadini, alla stampa ed alle organizzazioni che difendono i lavoratori.
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