CAGLIARI - «Ho paura che sia finito il tempo di questo partito mai nato, a cui ho dedicato tanto impegno, che non riesce nemmeno ad esprimere un candidato tra i suoi dirigenti e si consegna e peggio consegna la Sardegna, nelle mani dei grillini». All'indomani della benedizione del tavolo di Centrosinistra di
Alessandra Todde, prossima candidata alla carica di governatore in Sardegna, Renato Soru si scaglia pubblicamente contro il Partito democratico. Lo fa rilanciando sui
social l'incontro di sabato prossimo a Cagliari dal titolo "Una rivoluzione gentile", nel quale tutto lascia credere che sarà definitivamente ufficializzata anche la sua candidatura. Il tutto, nonostante in queste ore si moltiplichino gli sforzi di autorevoli esponenti politici di area
Dem nel tentativo di intercedere nelle sue scelte. E' un vero e proprio pressing quello in atto sul patron di Tiscali, ad iniziare dal segretario regionale. Piero Comandini, dopo averlo annunciato ieri in occasione del tavolo del Centrosinistra, è al lavoro per evitare uno strappo ormai nei fatti, che potrebbe avere risvolti devastanti alle urne per il cosiddetto "campo largo".
Nella foto: Renato Soru