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11 dicembre 2024
Da tutta l´isola per la chirurgia di Lanusei
Tra il 2022 e il 2024 sono stati oltre 800 i pazienti arrivati al N.S. della Mercede da altre parti dell’Isola per interventi chirurgici di diversa natura
LANUSEI – Il cassetto della scrivania del dottor Giovanni Pietro Paolo Gusai è un piccolo scrigno che custodisce carte da lettera, foglietti bianchi di ogni tipo e cartoncini colorati. «Sono tutti i messaggi di ringraziamento che negli anni ci sono arrivati dai nostri pazienti – spiega il direttore del reparto di Chirurgia dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei - persone che sono riconoscenti alla nostra équipe per la grande umanità e professionalità con cui sono state curate. E spesso perché siamo riusciti a salvare delle vite». C’è la poesia in limba di tziu Vincenzo di Bitti, scritta
in stampatello con le parole ben scandite da precisi tratti di penna, quasi a voler sottolineare l’importanza di ogni singola parola. C’è la lettera in inglese di Wolfgang che ringrazia per la gentilezza, nonostante la sua parentesi estiva in Ogliastra «non sia stata come sperava».
E poi c’è Antonella che esprime la sua riconoscenza allo staff della Chirurgia perché «vi siete presi cura di me prima di tutto come persona e poi come paziente». Piccole e grandi testimonianze di riconoscenza umana e professionale che sono il riflesso degli ottimi numeri che il reparto di Chirurgia dell’ospedale di Lanusei è stato capace di realizzare negli ultimi anni
sotto la guida del dottor Gusai. Secondo i dati del servizio Programmazione, controllo di gestione e flussi della Asl Ogliastra, infatti, tra il 2022 e il 2024 la mobilità attiva verso la Chirurgia del Nostra Signora della Mercede ha riguardato oltre 800 persone. Tutti pazienti che sono arrivati in Ogliastra per sottoporsi ad interventi di diversa natura, come chirurgia addominale maggiore in urgenza ed
elezione, servizio litotrissia, interventi di parete addominale, endocrinochirurgia, chirurgia urologica maggiore e minore. Numeri che accreditano il reparto del nosocomio ogliastrino come punto di
riferimento a livello regionale per i malati chirurgici. «Arrivano da tutte le zone della Sardegna - spiega con sguardo serio Gusai - dobbiamo molto ai nostri pazienti: la loro fiducia ci dà la forza di andare avanti, alimentano la voglia e l’entusiasmo della nostra équipe».
E proprio il grande affiatamento di questa squadra di professionisti sembra essere il segreto del lavoro svolto negli ultimi due anni. Uno staff di chirurghi che può vantare una composizione variegata e multietnica: le dottoresse Claudia Burchi e Simona Aresu, il dottor Ivo
Deiana, il dottor Mario Piroddi, e il dottor Karel Andalia Perez, di origine cubana, ma ormai ogliastrino d’adozione. «Senza dimenticare – ricorda Gusai - il supporto dei medici in prestazione aggiuntiva che assicurano l’assistenza notturna, degli infermieri e degli Oss, tutti operatori di altissimo livello». Un gruppo di lavoro in cui la parola d’ordine è condivisione. «Il briefing mattutino e il debriefing di fine serata sono le chiavi dell’entusiasmo con cui affrontiamo vere e proprie
sfide oncologiche e non solo – spiega la dott.ssa Burchi, chirurgo di origini romane stabilitasi a Tortolì ormai da vent'anni - credo sia questa la nostra forza. Con il dottor Gusai c’è sempre un confronto diretto e le scelte sono compartecipate: all’interno della nostra équipe non c’è un rapporto strettamente gerarchico – continua - ma dialogante e orizzontale, dove ciascuno apporta un contributo in base al proprio punto di vista».
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