ALGHERO - «La drammatica situazione economica e finanziaria in cui versa la Sardegna con un numero di disoccupati sempre crescente, l’alto tasso di povertà in seno a tante nostre famiglie, il basso reddito familiare, i tantissimi pensionati che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena nonostante gli impegni assunti dal Governo Prodi prima e dal Governo Berlusconi subito dopo ed ancora non mantenuti, impongono da parte nostra, quali rappresentanti del massimo organo istituzionale sardo, un atto di buona volontà e di rinunce sui costi della politica, partendo per primi da noi consiglieri regionali».

Torna alla carica il Comitato algherese Lu Puntulgiu-il Grifone, che già dal dal settembre 2005 aveva presentato una proposta di legge d'iniziativa popolare concernente “Norme in materia di trattamento economico dei consiglieri regionali della Sardegna”, sottoscritta da 17mila cittadini sardi. «Nel dicembre 2005 - ricordano dal Comitato - su richiesta dello stesso Comitato Promotore, il Consiglio regionale ha votato la non urgenza della discussione in Aula ed il suo rinvio alla competente commissione consiliare». «Nel settembre 2006, considerato che la commissione non aveva ancora esaminato il provvedimento, il Comitato Promotore ha presentato una petizione per chiedere che la proposta fosse inserita nella programmazione dei lavori».

Nonostante sia trascorsi 22 mesi, però, nulla è cambiato. Poiché manca circa un anno alla fine della legislatura e quindi ci sono le condizioni perché il Consiglio venga chiamato a pronunciarsi, l'onorevole Gavino Cassano dei Riformatori e Franco Masu a nome del comitato, chiedono al presidente del Consiglio Giacomo Spissu, che la Prima commissione consiliare venga convocata in seduta straordinaria per la discussione e l’esame della proposta di legge di iniziativa popolare.