Nel saldo tra tributi e spese fatte nel 2007, la Sardegna è al primo posto fra le sole tre regioni italiane che possono vantare un saldo attivo
CAGLIARI - Solo Sardegna, Umbria e Lombardia "possono definirsi realmente 'autonome', avendo ricevuto lo scorso anno da ciascun contribuente più soldi di quanti ne abbiano sborsati per fornire servizi pubblici e prestazioni assistenziali". Lo riporta il quotidiano il Sole 24Ore riprendendo il rapporto della Confindustria, che evidenzia come la Regione Sardegna sia una delle tre amministrazioni pubbliche regionali, insieme appunto a Umbria e Lombardia, che nel 2007 hanno potuto vantare un saldo positivo tra tributi incassati e le spese sostenute.
Nel quadro delle economie regionali, la Sardegna risulta essere la più virtuosa, al primo posto nel saldo pro capite tra quanto la Regione ha ricavato e quanto ha speso, nel corso del 2007. Tutte le altre amministrazioni hanno speso più soldi per servizi pubblici e prestazioni assistenziali di quanti ne abbiano ricevuti da ciascun contribuente.
In particolare, la Sardegna registra un saldo attivo di 775 euro, seguita dall'Umbria (+190 euro) e dalla Lombardia (+146). Poi vengono Valle d'Aosta, Piemonte e Veneto, che hanno mostrato un saldo sostanzialmente in parità, mentre tutte le altre regioni - sempre in questa analisi del computo fra le entrate e le uscite pro capite - hanno fatto segnare dei deficit, con i picchi negativi registrati dalla Sicilia (-1782 euro) e dalla Calabria (-1644 euro).
In alcuni casi i deficit sono dovuti essenzialmente ai gravi buchi nei bilanci sanitari, come per esempio nel caso dell'Abruzzo (-1179 euro) e del Molise (-931 euro).