Repliche alle dichiarazioni dei consiglieri Sau, Balzani e Martinelli sulla riforma della scuola
ALGHERO - «Ecco perchè invece, noi diciamo no alla Gelmini» è la replica del comitato spontaneo di insegnanti e genitori dei Circoli Didattici Cittadini, alle
dichiarazioni dei consiglieri Sau, Balzani e Martinelli che nei giorni scorsi avevano sostenuto le nuove disposizioni del Ministro della Pubblica Istruzione.
Le due parti s’incontrano solo nella definizione. Non è una riforma per i consiglieri del centro-destra e non lo è per i Comitati Didattici. Questi ultimi parlano di soli tagli e non di “rinnovamento e innovazioni”. L’intervento dei genitori ed insegnanti è puntuale e preciso su ogni punto affrontato dai politici: il maestro unico, la riduzione del personale docente ed amministrativo, il ridimensionamento degli istituti e i sistemi di valutazione internazionali di qualità.
«I numeri parlano da soli e la matematica non è un’opinione», rispondono i comitati. 87.341 docenti e 44.500 amministrativi e ausiliari rappresentano il personale da “tagliare” entro il 2011. I dati riflettono i nuovi (si fa per dire!) interventi sul maestro unico (e non prevalente) e la chiusura delle scuole con meno di 50 alunni. La fine dell’erogazione del servizio per centinaia di istituti e tuttologi al posto degli insegnanti, è la scuola del futuro, ossia «meno scuola per tutti», come dichiarano gli insegnanti,i genitori e studenti riunitisi spontaneamente in difesa del diritto all'istruzione.
In particolare, il ritorno al passato con il maestro unico, non risponderebbe «alle nuove esigenze culturali dettate dalla moltiplicazione dei saperi». La scuola elementare italiana, è il solo modello di istruzione del nostro paese presente ai primi posti delle classifiche internazionali di qualità. «C’è da migliorare, ma la strada da percorrere non sarà certamente e solamente quella dei tagli» suggeriscono dai comitati che invitano i politici locali a documentarsi meglio per spiegare i cambiamenti in uno dei settori più sensibili e importanti della nostra società.