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Red
16 luglio 2009
Scuola, Sechi: «Accordo Stato-Regione»
Mozione sulla drammatica situazione dei tagli del Governo per la scuola pubblica in Sardegna e sulle possibili conseguenze discriminatorie nei confronti degli studenti sardi con disabilità

CAGLIARI - La seduta pomeridiana del consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. In apertura di seduta è stata sospesa la mozione sulla crisi economica e sociale presentata dai consiglieri dell’opposizione e sono state illustrate dall’on. Marco Espa (Pd) alcune mozioni sulla drammatica situazione dei tagli del Governo per la scuola pubblica in Sardegna e sulle possibili conseguenze discriminatorie nei confronti degli studenti sardi con disabilità.
Con questa mozione – ha detto Espa - chiediamo di aprire una vertenza con lo Stato e lo vogliamo fare in maniera unitaria. Noi chiediamo alla maggioranza di colpire le responsabilità, in questa materia, che ci sono a livello nazionale. Marco Espa ha illustrato gli effetti dei tagli che in Sardegna saranno nefasti: 2.200 posti a rischio tra personale docente e Ata già dall’inizio del prossimo anno scolastico e ulteriori conseguenze per oltre 500 docenti in sovrannumero che saranno costretti a cambiare sede con conseguente aumento dei costi e peggioramento delle loro condizioni di lavoro e di vita.
Il primo a intervenire nel dibattito è stato l’onorevole algherese Carlo Sechi. «Chiediamo – ha detto – un accordo Stato-Regione per raggiungere l’autonomia scolastica. Oggi noi dobbiamo rivendicare piena autonomia per la nostra scuola. Solo attraverso l’autonomia della scuola riusciremo a far fronte a una serie di emergenze. L’istituzione scuola va privilegiata anche rispetto ad altre scelte. Non si possono tollerare tagli e accorpamenti che rendono le classi ingovernabili. Bisogna fare una seria riflessione e rigettare i contenuti “intimidatori” contro i dirigenti scolastici».
Nella foto Carlo Sechi
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