|
Red
24 settembre 2009
«Scuola sarda da ricostruire dalle fondamenta»
E´ il duro e chiaro monito dei sindacati sardi in riferimento alla gravissima crisi che colpisce il mondo dell´istruzione anche in Sardegna

CAGLIARI - «La scuola sarda è da ricostruire quasi dalle fondamenta - denuncia la Cisl - i risultati dei recenti test per l’accesso all’Università rappresentano la cartina di tornasole di una situazione limite. Risultati universitari che non devono sorprendere, in un certo senso anche prevedibili, dopo che l’Ocse-PISA, nel 2006, registrava per i quindicenni sardi nella comprensione della lettura il punteggio medio peggiore d’Italia dopo quello della Sicilia. Con uno scarto ancora maggiore rispetto alla media Ocse nelle conoscenze matematiche: il 45% degli studenti sardi era in condizioni di bocciatura scolastica».
«Il fatto che il maggior numero di abbandoni nell’Università si registri nei primi due anni è un altro segnale della difficoltà degli studenti sardi di colmare in poco tempo carenze strutturali di preparazione. Nell’anno accademico 2008-2009 i fuori corso sardi erano pari al 60% degli iscritti contro una media nazionale di 46,8%».
«I test universitari, per altro, sono il coronamento di un processo formativo di 13 anni che, evidentemente, è da riverificare in tutte le sue parti, soprattutto nei segmenti della scuola media inferiore e superiore».
|