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L.P.
19 ottobre 2009
Stintino, «ridateci la scuola media»
In un incontro tra amministrazione comunale, Provincia e Scuola presentate alcune richieste e proposte per un´offerta formativa adeguata che esclude la pluriclasse

STINTINO - La volontà del Comune di Stintino è stata quella di chiedere agli Uffici scolastici regionali e provinciali il ripristino completo delle tre classi della scuola media di Stintino, anche in deroga al numero minimo degli alunni per classe. A questo si aggiunge la proposta di contribuire con fondi propri a creare le condizioni perché gli alunni della classe prima e terza, che oggi sono raggruppati in una pluriclasse, possano fruire di un’offerta formativa adeguata, con ore di insegnamento dedicate a ciascuno dei due gruppi di alunni.
Richieste e proposte che il tavolo riunito a Stintino ha predisposto e inviato agli Uffici scolastici regionali e provinciali. L’incontro si è svolto alcuni giorni fa nella sede del Comune di Stintino e ha visto la partecipazione del sindaco Antonio Diana, dell’assessore comunale alla Pubblica istruzione Antonella Mariani, dell’assessore provinciale alla Pubblica istruzione Laura Paoni, del dirigente scolastico della scuola media “Leonardo da Vinci” di Porto Torres Vittorio Sanna e del consigliere provinciale del Psd’Az Angelo Benenati.
Il meeting, fortemente voluto dall’amministrazione comunale stintinese, è stato l’occasione per ripercorrere in breve e illustrare all’assessore provinciale alla Pubblica istruzione i fatti che hanno portato all’accorpamento delle classi senza un preventivo coinvolgimento della stessa amministrazione stintinese. «Una decisione che – ha sottolineato il sindaco Diana – ha colpito il lavoro sino ad ora attuato dalla giunta e messo in seria difficoltà gli studenti e le loro famiglie».
Sull’ipotesi, circolata in paese, di una chiusura della scuola di Via Lepanto, il primo cittadino ha sottolineato la gravità di questa prospettiva e ha ricordato che la popolazione scolastica stintinese non è raggruppata nel solo paese ma è diffusa sul territorio comunale, per questo raggiungere la scuola in altri centri costringerebbe gli alunni a percorsi spossanti con orari impossibili. «Per tutti questi motivi – ha detto Diana – l’amministrazione continuerà nella propria azione per riportare al completo l’organico della scuola e nel contempo chiede formalmente che si abbandoni l’idea di chiusura della stessa».
Il dirigente scolastico Sanna ha ricordato che le decisioni sono prese ad un livello superiore e che la programmazione organizzativa è di competenza dell’Ufficio scolastico regionale. L’assessore provinciale alla Pubblica istruzione, che ha condiviso le posizioni del sindaco, ha dato la propria disponibilità a verificare con l’Ufficio scolastico provinciale la fattibilità sia del ripristino delle classi prima e terza, sia la possibilità di realizzare un progetto di integrazione curriculare con fondi aggiuntivi.
Nella foto: l'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Laura Paoni
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