Red
11 febbraio 2010
Tributi Italia avvia i licenziamenti
Valutati gli elementi che hanno portato all’avvio della procedura e la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali alternativi ai licenziamenti

ALGHERO - Nella giornata di ieri si è svolto l’incontro tra le organizzazioni Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Tributi Italia, la società di riscossione tributi locali, per la valutazione della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda per i 633 lavoratori occupati. Nel corso dell’incontro le parti hanno valutato gli elementi che hanno portato all’avvio della procedura e la possibilità di ricorso agli ammortizzatori sociali alternativi ai licenziamenti.
Nella stessa sede è stato sottoscritto il verbale di mancato accordo, anticipando così i 45 giorni previsti dalla normativa di legge, al fine di velocizzare l’esame della vertenza presso il dicastero del Lavoro, al quale le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’attivazione di un tavolo ministeriale per l’opportuna valutazione sulla reale possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali in deroga.
«Questa vicenda è da ricondursi ad una crisi solo aziendale e non di sistema – ha dichiarato Pierangelo Raineri segretario generale della Fisascat Cisl - che deve far riflettere il decisore politico sull’opportunità di una riforma dell’intero comparto dell’accertamento e della riscossione dei tributi per conto degli enti locali». «Auspichiamo che il ministero del Lavoro convochi a breve il tavolo richiesto dalle organizzazioni sindacali – ha commentato il segretario nazionale Vincenzo Dell’Orefice – Abbiamo tentato di diminuire i tempi di attesa per i lavoratori che non percepiscono stipendio oramai da 5 mesi».
«Lavoreremo per l’accoglimento della richiesta di sostegno al reddito mediante gli ammortizzatori sociali in deroga – ha aggiunto Dell’Orefice – A livello territoriale dovrà attivarsi una fattiva mobilitazione, al fine di ottenere una interlocuzione con le amministrazioni comunali attualmente servite da Tributi Italia, finalizzata a governare questa fase di estrema confusione che avrà inevitabilmente effetti negativi sui servizi di riscossione e soprattutto per indicare una strada certa per il mantenimento occupazionale».
Foto d'archivio
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