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S.A. 8 marzo 2010
Scuola pubblica, in piazza contro i tagli
La "riforma scolastica" attuale si è esplicata solo in un enorme taglio nei confronti dell´Istruzione nazionale. A dare l´allarme il Comitato in difesa della scuola pubblica che scenderà in piazza a Sassari il prossimo sabato
Scuola pubblica, in piazza contro i tagli

SASSARI - La "riforma scolastica" attuale si è esplicata solo in un enorme taglio nei confronti dell'Istruzione nazionale. I negativi dati dei livelli di apprendimento dei nostri alunni, e le cifre della dispersione scolastica, indicano l'esigenza di una vera riforma della scuola italiana.

A dare l'allarme il Comitato in difesa della scuola pubblica che scenderà in piazza a Sassari per manifestare contri i tagli del ministro Gelmini. Il corteo inizierà alle ore 16 da Piazza Santa Maria a Piazza Italia. «Da anni il sistema va avanti con circa un sesto degli insegnanti assunti a tempo determinato - si legge nel documento - per risparmiare sulle stabilizzazioni di questi lavoratori, e sicuramente questo non giova alla qualità dell'istruzione».

Il numero massimo degli alunni per classe è stato portato alla incredibile cifra di 30 e l'eliminazione delle ore a disposizione nelle scuole medie, senza prevedere tutte le concrete utilizzazioni degli insegnanti durante il corso dell'anno scolastico, ha generato perdite di ore che in alcune scuole si sono attestate, solo per il primo quadrimestre, al 5% del totale.

La classe docente italiana è La più anziana d'Europa, serve un ricambio, e invece viene innalzata l'età minima e massima del pensionamento e si ledono i diritti delle centinaia di migliaia di docenti precari, vincitori di concorso e scuole di specializzazione, formati dallo stesso Stato, e da anni lavoratori "precari" del sistema. Le riduzioni delle ore di cattedre e la scomparsa di alcune materie, poi, per il prossimo anno, nelle scuole superiori, porteranno alla perdita di posti di lavoro anche fra i docenti di ruolo, di ogni ordine e grado di scuola.

I soldi per l'istruzione esistono e gli sprechi nazionali e locali sono lampanti e tangibili ogni giorno. L'Italia possiede il maggior numero di beni considerati patrimonio dell'umanità, una enorme ricchezza data dalle piccole realtà locali e una volta era la meta per i tour della cultura degli studenti europei. «Difendiamo l'istruzione pubblica - l'invito del Comitato - per il futuro immediato di tutti. Scendiamo in piazza a Sassari, insieme, genitori, studenti, insegnanti, lavoratori Ata, professori universitari, ricercatori, sindacati, politici».

Foto d'archivio
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