Dipendenti di Tributi Italia in cassa integrazione da lunedì. Società partecipata dal comune di Alghero "commissariata" dal novembre scorso, dopo la destituzione forzata di Angelo Caria. Futuro incerto con scadenze all´orizzonte
ALGHERO - La
Tributi Italia story continua: Acque sempre più agitate sul fronte finanziario nel Comune di Alghero. Come annunciato da tempo, la crisi che investe la Tributi Italia, partner privato della Secal, la società a maggioranza comunale nata per gestire la riscossione delle entrate comunali nel territorio di Alghero, continua a creare non pochi problemi. Dopo l'
annuncio dell'accordo per la cassa integrazione dei 605 dipendenti, attualmente a carico di Tributi Italia, si ingarbuglia ulteriormente la situazione algherese.
Ben 12, infatti, le figure impegnate nel solo comune catalano, altre decine nei vari comuni di Sardegna che hanno appaltato, come Alghero, la gestione delle Entrate, che da lunedì risulteranno in stand-by. E nonostante si palesassero da svarito tempo le difficoltà che investivano la società di Saggese, tutti i contratti con i dipendenti e perfino l'immobile di via Vittorio Emanuele, fanno sempre capo proprio a Tributi Italia.
L'azienda, nell'accordo stipulato presso il Ministero del Lavoro con i sindacati di categoria, si è impegnata a favorire, in ogni modo, il possibile reimpiego presso nuovi soggetti affidatari dei servizi attualmente gestiti per conto dei comuni o di altri enti locali, ma le procedure e i tempi, ancora poco chiari, faranno certamente rallentare enormemente il lavoro, e con esso tutta la macchina organizzativa.
Numeri allarmanti. Ci sono dai 3 ai 5 milioni di euro con tutta probabilità non più esigibili, per tasse e bollette non pagate dal 1995, a cui si aggiungono un'altra decina di milioni di euro a forte rischio prescrizione, per tasse fino al 2005. Ai numeri poi, si aggiunge l'ingarbugliata situazione interna alla Secal, la società partecipata dal comune e nata proprio per la gestione delle entrate, che risulta, in pratica, ancora "commissariata", dopo la
destituzione forzata di Angelo Caria dalla presidenza e la nomina temporanea del city manager al suo posto.
Foto d'archivio