S.A.
29 giugno 2010
La sanità sassarese scende in piazza
I lavoratori di Asl e Azienda mista saranno in piazza Italia a Sassari a manifestare contro la manovra finanziaria che intende bloccare le retribuzioni dei dipendenti statali per i prossimi tre anni

SASSARI - La Federazione sindacati indipendenti manifesterà mercoledì a partire dalle 11.30 di fronte alla Prefettura di Sassari. I lavoratori di Asl e Azienda mista saranno in piazza contro la manovra finanziaria che intende bloccare le retribuzioni dei dipendenti statali per i prossimi tre anni. Per questo, domani i rappresentati del sindacato consegneranno al Prefetto il testo della petizione per la quale si stanno raccogliendo le firme in tutti i luoghi di lavoro della pubblica amministrazione.
L'obiettivo della F.s.i. è quello di sollecitare la formazione di un tavolo per la contrattazione decentrata da parte dei vertici di Asl e Azienda mista. «E' importante iniziare subito la contrattazione, perché i fondi del comparto devono essere utilizzati entro novembre, altrimenti saranno restituiti allo Stato. Sarebbe opportuno erogare i premi di produttività e i passaggi di fascia 2010 nel più breve tempo possibile», spiega il segretario territoriale Mariangela Campus. Infatti, secondo il decreto Brunetta, il 2010 verrà preso come parametro sul quale nei prossimi tre anni verrà modulata la retribuzione dei lavoratori dipendenti.
Solo a Sassari, l'Azienda mista conta 750 dipendenti tra infermieri, tecnici e amministrativi (medici esclusi), mentre altri 3.500 circa lavorano per l'Asl. Intanto prosegue in tutte le sedi della pubblica amministrazione la raccolta delle firme a sostegno della petizione contro la manovra, che dovranno essere inviate ai presidenti di Camera e Senato entro il 10 luglio. I punti principali della petizione sono: impedire il blocco dei contratti dei lavoratori della pubblica amministrazione e i tagli allo stato sociale; dire no alla discriminazione tra lavoratori di serie A e di serie B, all'interno della pubblica amministrazione; favorire la diminuzione dei costi della politica e razionalizzare le spese della pubblica amministrazione; diminuire la pressione fiscale sul lavoro per il rilancio dei consumi.
Nella foto: piazza Italia a Sassari
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