Continuano i parti di mamme algheresi a Sassari a causa della chiusura di Ostetricia. Sanità allo sfascio ad Alghero, si attende il 15 agosto per la riapertura del reparto che opera solo in emergenza
ALGHERO - E' sempre emergenza sanità nella Riviera del Corallo, in quasi tutti i reparti del Civile. Ma quello che oggi indigna maggiormente cittadini, politici e molte mamme, è la chiusura, ormai datata
15 giugno, del reparto di Ostetricia (accoglie solo ed esclusivamente le emergenze), a causa dell'impossibilità quotidiana di svolgimento delle pratiche di base.
Cresce così il numero delle partorienti costrette a rivolgersi a Sassari: neonati sfrattati dalla propria città a causa di un servizio sanitario inadeguato. Intanto il presidio continua: neo e future mamme sfidano dal
24 giugno il caldo per rivendicare il diritto a un servizio sanitario dovuto e soprattutto l'aspettativa di veder nascere i propri figli ad Alghero.
Si attende con trepidazione la data del
15 agosto, termine ultimo garantito dall'Asl di Sassari per riaprire definitivamente il reparto. In caso contrario - assicurano dal comitato "Fiocchi azzurri Fiocchi rosa" che presidia l'ingresso dell'ospedale Civile algherese - non si escludono azioni forti in grado di lasciare il segno.
Sarebbe previsto per martedì prossimo anche un "viaggio della speranza" (come in molti lo hanno già ribattezzato ndr) da parte del Primo cittadino Tedde, per incontrare l'assessore alla Sanità Liori e il Governatore Cappellacci: sul tavolo lo sfascio della sanità. Proprio Cappellacci il
13 novembre aveva presieduto il summit a Sant'Anna con l'amministrazione comunale assicurando il massimo impegno dell'Esecutivo nell'affrontare i "nodi" che affliggono la Riviera del Corallo. Tra questi proprio il polo ospedaliero in attesa di riqualificazione. Promessa (come del resto molte delle altre dibattute nel vertice), clamorosamente disattesa.
29 luglio 2010. I neonati continuano a nascere a Sassari (in strutture non certo rassicuranti, provare per credere ndr): Elide (
nella foto), 3,100 kg alla nascita è la 60esima circa che vede la luce lontano dalla riviera del Corallo. Difficile avere un numero definitivo, anche perché la situazione di estrema precarietà in cui versava la struttura ospedaliera catalana ha spinto molte mamme a dribblare direttamente il nosocomio, senza nemmeno il foglio di via. La mamma l'ha partorita alle 7 del mattino, dopo una corsa in ambulanza e un taglio cesareo d'urgenza. Fortunatamente l'intervento è riuscito ed Elide e sua madre stanno bene.