|
S.A.
21 agosto 2010
Disastro scuola, interpellanza in Regione
Zedda, Sechi e Uras, consiglieri regionali di “Sinistra, ecologia e libertà” hanno firmato un´interpellanza sulla scuola pubblica, i mancati investimenti e il taglio del personale docente e non

CAGLIARI - «Sulla crisi e sulla occupazione in Sardegna, continua ad abbattersi anche il taglio cinico dei posti precari della scuola, meno servizi al cittadino sardo e più famiglie senza lavoro». Così intervengono sulla questione dei tagli alla scuola pubblica, Massimo Zedda, Carlo Sechi e Luciano Uras, consiglieri regionali di “Sinistra, ecologia e libertà” che hanno firmato un'interpellanza «sul grave colpo che riceve la scuola sarda con la riduzione degli incarichi annuali di insegnamento».
Gli esponenti dell'opposizione denunciano «l'inaccettabile prepotenza del centralismo ministeriale» per la progressiva riduzione del sistema scolastico regionale, in relazione ad ogni tipo di funzione e mansione: «dalle attività ausiliarie e amministrative assegnate al personale non docente, al ridimensionamento dell’insegnamento di sostegno, per arrivare alla mazzata sugli incarichi di docenza annuali che metterebbero a rischio diverse centinaia di posti di lavoro, ancorché precari».
I numeri fotograno una situazione disastrosa: oltre 3mila posti persi nel corso degli ultimi due anni e una mancata spesa di oltre 120 milioni di euro previsti per attività formative, tra cui piani di formazione, alcuni di impellente necessità, come quello sulla sicurezza del lavoro. «Per queste ragioni - spiegano i consiglieri - l'interpellanza sarà da discutere con urgenza nella Commissione di merito, per la quale verrà richiesta una convocazione tempestiva già nella prossima conferenza dei Presidenti di Gruppo».
|