|
Red
28 agosto 2010
Record di stranieri in fuga in Riviera
La città perde competitività sul fronte turistico. Mancanza di servizi e promozione totalmente inadeguata. La sporcizia e lo scarso decoro i punti dolenti. Serve una scossa. Occhi puntati su Settembre e la bassa stagione

ALGHERO - La Porta d'Oro del turismo isolano è sempre più offuscata, e dopo una felice fase sottolineata da grandi quantità di flussi stranieri, deve fare i conti con una realtà sempre più difficile. Le conferme erano già arrivate dagli operatori alberghieri e dal versante commerciale, mai in affanno come oggi. Adesso giungono i primi dati a sottolineare una vocazione turistica in netta fase calante per la città di Alghero e tutto il suo territorio, che continua a perdere competitività.
Stranieri in fuga. Lo scalo aeroportuale di Alghero non conferma più la sua vocazione internazionale e si scopre sempre meno battuto dai passeggeri stranieri. Da gennaio a luglio 2010 il calo di traffico internazionale sul Riviera del Corallo evidenzia una perdita di 22,4 punti percentuali, contro una media nazionale che vede gli scali più popolati da turisti stranieri del 5,9%. Si tratta del dato peggiore a livello nazionale, insieme a quello dell'aerostazione di Lamezia Terme (-23%).
Turisti sempre esigenti. Tante le cause che possono aver fatto allontanare gli stranieri da Alghero, prima fra tutte, probabilmente, una politica regionale miope e priva di una attenta strategia nei trasporti turistici, che ha portato al progressivo allontanamento della Ryanair dal nord dell'Isola. Non è poi da sottovalutare la pessima immagine che ormai da diversi anni la città offre ai vacanzieri: sporcizia in centro e periferia, a cui si unisce lo scarso decoro urbano.
Biglietti da visita certamente non qualificanti, che soprattutto agli occhi di inglesi, francesi, tedeschi o svedesi, possono risultare deleteri e perfino offuscare l'immenso e invidiabile patrimonio ambientale di cui dispone la Riviera del Corallo. Problemi che si sommano alla cronica carenza di servizi e trasporti, oltre ad una promozione che, dati alla mano, non porta nessun beneficio reale e concreto, perchè priva di una vera cabina di regia. La speranza è che non si aspetti troppo, mai come in questo momento serve una scossa, un segnale e nuove strategie per fronteggiare un trend che può lasciare il segno.
|